Un anno di svolta. La pallanuoto targata Mediterraneo Sport imbocca una strada nuova e ambiziosa, dedicata prevalentemente ai giovani talenti e alla loro crescita. La società ha deciso una vera e propria rivoluzione tecnica, con l’intento di rendere il club jonico una vera e propria “cantera” di atleti promettenti da lanciare nel mondo del waterpolo pugliese e non solo.
“A tutta Taranto” è quasi una parola d’ordine. Dopo le collaborazioni pluriennali con allenatori stranieri e italiani di grande prestigio, il team arancioblù ha deciso di dare fiducia ai migliori interpreti locali della panchina e ad alcuni tecnici cresciuti all’interno della società.
Approda finalmente alla Baux Mediterraneo Renato Semeraro, coach giovane e di grande esperienza, che ha assunto il ruolo di coordinatore tecnico del settore pallanuoto. Allenerà, inoltre, l’U. 13 e i piccoli dell’U. 11 assieme a Danilo De Cuia: l’attenzione verso i “baby” diventa il fulcro dell’attività pallanotistica.
Mattia Di Noi è stato promosso alla guida della squadra di serie C dopo molti anni vissuti da assistente: una promozione meritata. Antonio Grasso si occuperà dell’U. 17 e dell’U. 20. De Cuia gestirà anche l’avviamento alla pallanuoto, per tutti i piccolissimi atleti che vorranno entrare in contatto con il magico mondo dell’acqua.
«Le nostre scelte – sottolinea il direttore sportivo Massimo Donadei – rappresentano una vera rivoluzione rispetto agli anni precedenti. Abbiamo operato una inversione di tendenza affidandoci ad uno staff interamente tarantino. Il lavoro dei primi giorni si è rivelato estremamente positivo: c’è un clima ricco di motivazioni tra i ragazzi e i tecnici. Il nostro è un progetto importante: vogliamo far crescere i ragazzi tarantini nella “culla” degli sport acquatici della nostra città. Siamo fiduciosi».
Gli fa eco Renato Semeraro: «Assieme alla società – spiega il responsabile tecnico – ci siamo posti l’obiettivo di allargare il più possibile il bacino d’utenza che gioca a pallanuoto. E non dimentichiamo gli amatori: ora abbiamo anche un gruppo di persone tra i 15 e i 10 anni che non hanno velleità agonistiche ma vogliono solo divertirsi. I giovani, ovviamente, rappresentano la nostra priorità: vogliamo lanciare giocatori di qualità».
Semeraro evidenzia un aspetto. «Tra tutti gli allenatori c’è uno spirito di collaborazione davvero raro. A volte, nel corso dello stesso allenamento, lavoriamo a bordo piscina in tre. Faremo grandi cose, grazie all’unica società del territorio che investe con forza nella pallanuoto. Vogliamo catalizzare l’attenzione dell’intera provincia e diventare, sempre di più, un punto di riferimento nell’arco di pochi anni».