Con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale che vedrà l’elezione del Presidente della Provincia di Taranto, il prossimo 31 ottobre, e con il moltiplicarsi di voci più o meno veritiere riguardo alle strategie e, soprattutto, ai nomi dei possibili candidati a detta carica, corre l’obbligo di fare chiarezza su alcuni punti fondamentali del percorso e delle prospettive che hanno visto e vedono insieme diversi sindaci della provincia e con loro le comunità che rappresentano.
Innanzitutto, occorre sottolineare come in un momento storico caratterizzato dalla, quasi totale assenza dei partiti, con decisioni prese da pochi intimi nelle segreterie politiche, lontane dalle esigenze delle comunità, anziché affidare la propria invettiva a sterili slogan da social abbiamo deciso coscientemente di assumerci la responsabilità del ruolo che ricopriamo, ovvero di rappresentare i territori, superando, attraverso la condivisione di un progetto comune, questioni legate a nomi e ruoli che, in questa fase, non hanno nessuna ragione di essere discusse.
Quello che è stato definito “il patto dei sindaci” è, in realtà, una scelta di civiltà dettata dalla necessità di dotare finalmente la nostra Provincia di una visione e di una programmazione, ma soprattutto di un gruppo di lavoro seriamente intenzionato a portarle avanti, ben consapevole delle difficoltà che si presenteranno.
La visione parte, prima di tutto, dal metodo.
Condivisione è e sarà la parola chiave di questo gruppo.
La condivisione ci ha fatti sedere intorno ad un tavolo, la condivisione ci fa ragionare, la condivisione ci farà restare uniti nell’interesse del nostro territorio.
Condivisione è anche, e soprattutto, la ragione per cui ci poniamo in una posizione di netta discontinuità rispetto a quanto deciso in passato su infrastrutture, ambiente e viabilità, e rispetto a qualunque rigurgito del genere, convinti che la politica debba dare opportunità ai territori e non sacrificare il territorio agli opportunismi. È una strada nota per qualsiasi amministratore capace di sintonizzarsi sulle esigenze della propria comunità, una schiera silenziosa, ma operosa e in buon numero, che la Provincia di Taranto deve imparare ad ascoltare.
Il gradimento del progetto da parte di alcuni colleghi consiglieri del Comune di Taranto, evidentemente in grado di cogliere il messaggio di novità proveniente da questa aggregazione di sindaci, conferma che quella strada è riconosciuta come comune: anche loro hanno espresso una manifesta volontà di cambiamento rispetto alle gestioni pregresse, un sentimento vivo e urgente che, evidentemente, attende di essere manifestato platealmente e liberamente da molti altri colleghi amministratori, che auspichiamo possano condividere e fare proprio questo progetto.
A quanti, poi, si sono affrettati nel voler pronosticare il nome del possibile candidato, va detto che il progetto prescinde dal nome e che chiunque rivestirà il ruolo di candidato e, ci auguriamo, di futuro Presidente della Provincia sarà il rappresentante di una squadra e non il destinatario di un’investitura divina.
4 ottobre 2018