Questa mattina, nel carcere di Turi, il sindaco di Bari Antonio Decaro è intervenuto alla cerimonia, promossa dal movimento Diritti civili di Puglia e dal comitato Un busto per Pertini, per lo scoprimento di una scultura raffigurante Sandro Petrini a quarant’anni dalla sua elezione a Presidente della Repubblica.
“Questo è un luogo simbolo – ha dichiarato Decaro -, e sono tanti nella terra di Bari, che ci ricordano l’impegno, il sacrificio e, a volte, il martirio dei socialisti che si sono battuti contro il fascismo, per la libertà e i diritti dei lavoratori, per la difesa degli ultimi.
Questo edificio è un simbolo: nato per ospitare un convento di Clarisse, fu presto utilizzato per la “clausura” di coloro i quali esprimevano opinioni diverse da quelle del regime delle camicie nere.
Spero che questo carcere, simbolo delle libertà negate, della violenza e dell’oppressione della dittatura, possa diventare il luogo della memoria, in cui ricorderemo l’impegno e il sacrificio di tante persone che si sono battute per trasformare questo Paese in una terra di libertà e democrazia. Una di queste è sicuramente Sandro Pertini, che resterà per sempre nel cuore di tutti gli italiani. È lui il “presidente” degli italiani. Avevo 12 anni quando mi innamorai di quest’uomo guardando le immagini della sua gioia mentre esultava sugli spalti durante i Mondiali nel 1982. Quelle immagini raccontavano di un rappresentante istituzionale in piena sintonia con il suo popolo, con la nostra nazione, di un presidente capace di rappresentare con un solo gesto l’emozione di tutti gli italiani. Molti della mia generazione, proprio grazie al suo esempio, si sono avvicinati alla politica.
Durante la sua lunghissima militanza – ha conosciuto la prima guerra mondiale, l’antifascismo, l’esilio, il carcere, il confino -, ha saputo incarnare come nessun altro un modello di politica in difesa degli ultimi, dei lavoratori, dei diritti umani, per la libertà e la democrazia del nostro Paese. Durante la commemorazione dei 120 anni dalla nascita di Sandro Pertini, il presidente Mattarella ha ricordato il suo legame straordinario con i giovani e la sua attenzione alla loro formazione.
Un’attenzione analoga a quella testimoniata con questa iniziativa dagli organizzatori che guarda in particolare alle nuove generazioni. Questo busto è un simbolo fisico che però ci ricorda l’esistenza di donne e uomini che hanno dedicato la loro vita a costruire un Paese libero e democratico”.