I Carabinieri della Stazione di Taranto Nord, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Taranto, dott. Martino Rosati, un 50enne, incensurato, tarantino.
I militari, al termine di scrupolose ed accurate attività investigative, coordinate dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica del medesimo Tribunale, dott. Remo Epifani, hanno ricostruito e delineato le condotte delittuose contestate all’indagato, il quale, in un arco temporale compreso tra maggio e luglio scorsi, a più riprese, avrebbe, tramite tentativi di violenze e minacce, costretto i propri congiunti già conviventi, padre e fratello, ad elargirgli somme di denaro.
L’intervento dei Carabinieri ha avuto luogo a seguito di uno dei numerosi tentativi di aggressione ai danni dei citati congiunti nell’ambito del quale i militari hanno convinto le vittime a trovare il coraggio di denunciare l’accaduto, permettendo così di ricostruire pienamente il drammatico contesto familiare.
Le indagini infatti hanno permesso di accertare come entrambe le vittime fossero continuamente vessate dalle richieste dell’indagato il quale voleva a tuti i costi procacciarsi del denaro che questi ha preteso, ed in alcune circostanze ottenuto, sistematicamente tramite le aggressioni fisiche e le minacce ripetute.
I Carabinieri della Stazione di Taranto Nord, notificando il provvedimento, hanno di fatto interrotto questa sequenza drammatica; il 50enne, all’esito delle formalità di rito è stato tradotto agli arresti domiciliari in una località diversa rispetto a quella occupata dai congiunti. Dovrà rispondere dei reati di lesioni aggravate ed estorsione continuata ed aggravata.