Bisognerà aspettare un altro anno (proroga a Luglio 2019) per vedere la fine obbligatoria dei prezzi tutelati per l’elettricità e il gas e quindi per l’ingresso ufficiale nel cosiddetto “mercato libero”. Per questa ragione invitiamo tutti i cittadini-utenti a non prendere decisioni affrettate rispetto a cambi di piano o a passaggi di contratto.
Così Paolo Peluso e Maria Antonietta Brigida, rispettivamente segretario generale della CGIL e Presidente di Federconsumatori Taranto che intervengono ponendo all’attenzione della stampa una questione che dall’osservatorio privilegiato del sindacato e delle sue categorie mette in guardia circa gli eventuali costi che peserebbero sui cittadini.
La proroga – spiegano Peluso e Brigida – serve per evitare che il superamento del mercato tutelato, attualmente in essere, comporti in realtà un aumento delle bollette, mentre c’è chi ancora professa l’utilità del passaggio al mercato libero come occasione di risparmio. Non abbiamo prove certe in tal senso – dicono ancora i referenti del sindacato tarantino – anzi dalle analisi condotte dall’Autorità per l’energia in alcuni casi i prezzi del mercato tutelato (quello della stragrande maggioranza dei contratti ENEL – ndr) risultano essere ancora più convenienti in media del 20% rispetto alle bollette dei clienti passati al mercato libero.
Noi insieme a Federconsumatori abbiamo chiesto una verifica dei prezzi sul mercato e per questo valutiamo con favore questa ulteriore proroga – dice Paolo Peluso – e invitiamo pertanto tutti i cittadini a rimanere vigili anche di fronte a operatori che tendono a forzare la mano rispetto al passaggio al mercato libero. C’è ancora un anno di tempo e la fretta a volte rischia di essere pagata cara.
Abbiamo notizie che sia agli sportelli, sia ai numerosi call center che lavorano in questo settore si stia operando una sorta di strategia che tende a cancellare le tutele attualmente inserite nei contratti, spacciando il “mercato libero” come occasione di risparmio. Così non è. Non per ora. – commenta ancora Maria Antonietta Brigida – e pertanto chiunque ricevesse pressioni in tal senso o volesse maggiori informazioni, può rivolgersi agli sportelli della CGIL o a quelli della Federconsumatori.
Taranto, 19 settembre 2018