È scaduto il termine per la presentazione delle offerte e sette operatori si sono candidati per il primo lotto e sei per il secondo lotto. Si tratta di aziende che operano già sul territorio e di altre operanti a livello nazionale.
È dunque ormai prossima la partenza del nuovo servizio che vedrà per il verde urbano un impiego di risorse senza precedenti.
“La città, in passato – commenta l’assessore Viggiano – per svariati motivi ascrivibili alla mancanza di risorse, ma anche ad una saggia pianificazione, ha trasmesso di sè un’immagine trascurata e spesso anche indecorosa. Come il Sindaco Melucci, sono certa che bello chiami bello e che quindi, viceversa, vandalismo e trascuratezza portino i peggiori di noi a sentirsi autorizzati a maltrattare gli spazi comuni.
Per questo urge la rivoluzione culturale, chiesta a gran voce dal primo cittadino, che spinga chi vuole bene alla città a prendere il sopravvento su una minoranza disfattista e violenta che ha come unico interesse riprendere le redini e farci precipitare nel baratro.
Decoro, pulizia, rispetto, amore per la propria città, per il lavoro di chi la tiene pulita non hanno colore politico, serve quindi la collaborazione di tutti.
Questa pianificazione triennale ha proprio il compito di invertite la tendenza arrendevole e disfattista; la valorizzazione del verde vedrà la propria realizzazione e consentirà di assicurare servizi ai cittadini che vedendosi circondati da decoro e pulizia si responsabilizzeranno e verrà loro naturale prendersene cura anche perché, come diceva un vecchio adagio, ‘tenere pulito è più facile che pulire’.”
“Sappiamo bene – conclude Francesca Viggiano – che resiste ancora una certa Taranto che deve correre a deturpare panchine, giostrine dei bambini, aiuole e cassonetti appena ripuliti, vandali di professione che non sopportano che la città si rialzi; per loro non restano che telecamere e multe. Ma soprattuto auspichiamo, e quella sarà davvero la vittoria di tutti, che presto saremo noi cittadini a vigilare a denunciare a fare da sentinella al nostro patrimonio e pretendere rispetto per la città nella quale viviamo e nella quale vivono, giocano e si muovono i nostri figli”.