Gli occhi dei bambini illustrano la città vecchia. Per il progetto “Heroes”, martedì 18 settembre, alle ore 18.30 nella chiesa di Sant’Andrea degli Armeni, in piazza Monteoliveto a Taranto, vernissage della mostra “Porte aperte” a cura di Aminta Pierri. Fino al 24 settembre (ad ingresso libero), tutti i giorni compresi i festivi, con orario 10-13 e 17-19.30. Info: 099.4725780 – 366.3473430.
Attraverso materiale storico d’archivio e installazioni audio-video torna visitabile, sebbene solo in parte, la mostra “Eppure… giocano”, un progetto promosso nel 1983 dal Teatro degli Audaci nelle scuole elementari dell’antica isola tarantina in collaborazione con gli insegnanti Amelia Di Monaco Pierri e Riccardo Corrado e il sostegno del gruppo fotografico Il Contrasto. A completare il percorso emotivo ed artistico, nella serata di inaugurazione, le voci a confronto del docente universitario Daniele Giancane, poeta, pedagogista, scrittore di letteratura per l’infanzia, e degli operatori culturali Francesco Zigrino, autore, regista, fondatore del Teatro degli Audaci, e Andrea Indellicati, illustratore, grafico, sperimentatore tout court.
“Porte aperte” è una filastrocca ed è o forse era un gioco di passaggi e scambi tra strade libere e ostacoli da superare. In questa giostra gli archi di volta dell’isola immaginata dai bambini di tanti anni fa diventano le chiavi di volta per un’immaginazione attuale, snodi e aperture dei vicoli e delle vie ovvero delle storie e delle vite che qui vi passano e vi passavano. Luoghi reali e desiderati nei quali si giocava nonostante il resto, nei quali si gioca ancora oggi nonostante tutto. Da queste aperture la mostra, piccolo estratto di quella che fu “Eppure… giocano” nel 1983, spera di passare e ricordare le esperienze e i sogni del passato affinché possano farsi punto di nuove partenze.
Dall’archivio di un’insegnante straordinaria provengono i disegni dei bambini del 1983, alunni della scuola elementare a tempo pieno dell’allora Palazzo Amati, ubicata nell’omonimo palazzo sulla “ringhiera” nel cuore della città vecchia, che parteciparono al progetto del Teatro degli Audaci, la compagnia teatrale che aveva sede in pendio La Riccia a palazzo D’Aquino. Primo “presidio” culturale e teatrale a nascere nell’Isola, a rincorrere il sogno di vederla rinascere condividendo con i suoi abitanti esperienze artistiche importanti (ad esempio, il “Carnevale” 1982 e 1983, lo scespiriano “Sogno di una notte di mezz’estate” nei vicoli, il convegno “Animazione non è giocattolo”), che meritano di rimanere nella memoria di questa città smemorata.
L’invito del Crest a partecipare va a quanti – docenti, amministratori, sociologi, architetti, artigiani, inguaribili romantici – vogliano confrontarsi su prospettive e sogni nella consapevolezza che… si ricomincia da tre.