“Sulla questione Ilva, come consigliere regionale, continuo a ripetere ciò che dicevo nel 2015, senza cambiare idea: serve la Bonifica, la messa a norma dello stabilimento, ma soprattutto obbligare a chi compra di attuare investimenti sulla nostra città partendo dalla sanità. Tre passaggi netti ed essenziali che nulla hanno a che vedere con chi in questi anni ha illuso l’intero territorio promettendo milioni di euro da destinare alla riqualificazione, o come è accaduto recentemente, ha illuso parlando di chiusura dell’aerea a caldo, senza offrire una vera prospettiva futura.
Cosa certa è che non possiamo ancora e per sempre legare il destino della città alle vicende dell’industria, allo sciorinare delle belle parole elettorali, dobbiamo chiedere delle garanzie per tutti noi: Investimenti per riconvertire il sistema di sviluppo economico, investire in prevenzione e ricerca oncologica, in diffusione della cultura scientifica; garantire la tutela dell’ambiente monitorando lo stato di salubrità dell’aria nel raggio di almeno 20 km dall’Ilva in maniera quotidiana.
Queste devono essere le priorità obbligatorie da far rispettare da subito ai futuri acquirenti dell’Ilva per la nostra salute e per i nostri dipendenti. Dobbiamo essere vigli e non abbassare la guardia!”