Proprio mentre effettuavamo con l’on. del Pd Ubaldo Pagano la visita ispettiva presso l’hotspot di Taranto, riaperto dopo i lavori e in servizio da metà luglio, nello stesso giorno l’assessore del Comune di Tarano Simona Scarpati, con delega ai servizi sociali, attraverso un’intervista audio e quindi inequivocabile, dichiarava testualmente a un emittente locale: “l’hotspot Al momento non riceve ospiti perché chiuso per lavori di manutenzione, attendiamo riapertura dalla prefettura e con essa decideremo la natura da destinare all’hotspot”.
Eppure, come già relazionato dettagliatamente nel report post ispezione, proprio in quelle ore noi stavamo visitando l’hotspot, apertissimo e funzionante, accompagnati nella visita proprio da funzionari di prefettura, questura e del Comando di polizia municipale di Taranto, attraverso cui il Comune gestisce il Centro e il cui comandante Matichecchia ne è il Direttore.
Abbiamo effettuato questa visita proprio per verificarne le condizioni dopo i lavori di ristrutturazione, che lo hanno tenuto chiuso da metà marzo a metà luglio e per verificare se fossero cambiate le procedure di assegnazione dei servizi in seguito alla segnalazione delle criticità da parte dell’autorità anticorruzione.
Invece, nonostante il Comune sia l’ente scelto per gestire l’hotspot, l’assessore Scarpati, che ha pure la delega ai servizi sociali, non sapeva che è aperto e in funzione da mesi.
E che è tornato ad ospitare profughi. Proprio tre giorni fa ne sono arrivati trenta e la prossima settimana ne arriveranno altri quaranta.
In seguito alla segnalazione dell’anticorruzione che aveva rilevato criticità nell’assegnazione diretta dei servizi, il ministro dell’interno ha comunicato il 21/5/2018 che l’hotspot poteva riaprire ma, come stabilito con lettera della Prefettura indirizzata a Comune di Taranto, sindaco, segretario generale e comandante polizia municipale, veniva loro chiesto di modificare i criteri delle precedenti assegnazioni che andavano avanti per affidamenti diretti e proroghe, E stabilito di procedere con la massima celerità alle gare ad evidenza pubblica assicurando il criterio di rotazione per la scelta dei contraenti per la fornitura di beni e servizi secondo prescrizioni Anac.
E infatti dall’albo pretorio e già consultabile una delibera dirigenziale del 27 giugno con i nuovi criteri di assegnazione, anche se non amcora messi in pratica. Infatti nonostante la celerità indicata dalla lettera della Prefettura, nulla di quanto prescritto è stato fatto visto e si procede ancora per proroghe senza gara.
Sarà forse per questo che l’assessore ai servizi sociali, che evidentemente non si consulta con i destinatari della missiva (il signor sindaco e il Direttore del Centro), non sapeva della riapertura dell’hotspot.
Ci facciamo volentieri carico di informarla e nel contempo , come già fatto, di chiedere anche a lei oltre che al Sindaco di taranto e al ministro salvini, la chiusura definitiva dell’hotspot.
Come riportato dalla nostra relazione post visita, ormai il centro, a causa della fine dell’emergenza sbarchi, viene usato esclusivamente per ospitare i profughi che vengono rastrellati con i pullman da Ventimiglia, migranti che vogliono lasciare l’Italia ma
Che, nonostante liberi per diritto di legge, vengono deportati nel giro dell’oca infinito Ventimiglia-Taranto, con il solo obiettivo di sfiancarli e costringerli ad arrendersi nel loro tentativo di varcare la frontiera o rifiutare l’accoglienza (che non è obbligatoria), ma che, anche in assenza di politiche di rimpatrio, vengono sottoposte a questa giostra infinita che dimostra la mancanza totale di un approccio al fenomeno epocale della migrazione.
Sarebbe molto più economico, razionale ed umano, identificarli in loco vicino la
Frontiera, anziché sprecare denaro per portarli in giro per l’Italia, spesso senza indumenti e con malattie facilmente trasmissibili.
E soprattutto, ricordiamo, liberi di andare Dove Vogliono.
L’assessore ai servizi sociali Scarpati, ora che l’abbiamo informata della riapertura e del “servizio sociale” dell’hotspot gestito dal comune di Taranto, è disposta con noi, e con tutti i cittadini che lo scorso 31 agosto hanno manifestato in piazza a Taranto avendo questo tra i punti del Manifesto, a chiedere la Chiusura di questo centro che nulla ha di sociale, utile ed umano?