Serve la volontà politica per superare il caos che quotidianamente regna sovrano nel Pronto Soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, non per colpa degli operatori, ai quali va un grande ringraziamento per lo spirito di abnegazione e men che meno per colpa dei cittadini che sono costretti a recarsi nell’unico Pronto Soccorso dell’area che è appunto quello del Santissima Annunziata.
Si può superare aprendo almeno immediatamente uno dei due Pronto Soccorso tra il Moscati di Statte e il San Marco di Grottaglie.
Sull’ospedale Moscati abbiamo detto tante volte che per la capacità di quello ospedale, dovrebbe connaturarsi naturale il Pronto Soccorso, poichè siamo di fronte ad un ospedale funzionante che, nelle intenzioni del Presidente -Assessore alla Sanità, dovrebbe trasformarsi in Polo Oncologico. Quindi non si capisce perché non si riapre!
Invece per il San Marco di Grottaglie, che nonostante sia di fatto quasi dismesso e viaggia verso la rimodulazione come Polo della riabilitazione, potrebbe attivarsi immediatamente la riapertura del Pronto Soccorso, in quanto ha attivi ancora i reparti di Medicina, Chirurgia e Ortopedia, oltre alla Radiologia e al Laboratorio di analisi e tanti laboratori attivi come ad esempio come quello della Cardiologia e della Ginecologia/Ostetricia. Quindi si può tranquillamente trasformare il PPI subito in Pronto Soccorso attivo.
I cittadini tarantini si chiedono che cosa aspetta il presidente Emiliano a prendere questa decisione attesa da due anni e che continua a vedere movimenti di lotta con il coinvolgimento dell’intera provincia jonica.
Una richiesta unitaria, fatta da tutte le forze politiche oltre che da associazioni, sindacati e comitati ad hoc, per riaprire i Pronto Soccorso chiusi, perché il Santissima Annunziata letteralmente scoppia.
Inviatiamo il Presidente a riflettere su questo importante snodo della vita di una intera provincia.
Mino Borraccino