Esattamente un mese fa veniva approvata in Consiglio regionale la nostra mozione per riportare i corsi VFP1 a Taranto: cosa è cambiato?
E’ il quesito che poniamo al presidente Emiliano alla luce anche del nuovo bando della Marina Militare Italiana che ha implementato il numero dei volontari per il prossimo anno. 2225 giovani nel 2019 saranno chiamati a svolgere il corso di formazione militare spendibile per la loro occupazione futura, ma secondo le previsioni del Ministero, questi corsisti saranno dirottati a La Maddalena, una sede strutturalmente poco idonea, ma soprattutto costosa da raggiungere, lasciando completamente vuote le strutture militari tarantine, splendidamente organizzate ed in perfetto stato. Tutto ciò continua ad apparire davvero inopportuno per molteplici aspetti, in primis quello del danno economico alla città, che negli anni si è sempre fregiata di questo connubio con la Marina Militare e si è sforzata di mettere su anche imprese per andare incontro alle esigenze del territorio. Parliamo di perdite che trasversalmente colpiscono tanti settori,con cali impressionanti delle prenotazioni nei circa 200 b&b della città, negli alberghi, nei ristoranti che vivono di turismo balneare, religioso e… della Marina Militare. Il trasferimento dei corsi VFP1 da Taranto a La Maddalena è deleterio per l’immagine della città oltre a danneggiare gravemente quell’economia che riusciva a creare occupazione “a impatto ambientale zero”, ed onestamente pensiamo anche ai tanti giovani di tutto il territorio nazionale costretti magari a rinunciare a tentare la strada dello sbocco lavorativo in Marina, a causa degli oggettivi costi insostenibili per le famiglie per raggiungere la Sardegna. Infatti cambiano notevolmente le cifre per sostenere un viaggio ed una permanenza a Taranto piuttosto che a La Maddalena, che è un’isola di un’isola. Taranto dunque doppiamente beffata se non si interviene urgentemente per recuperare questi corsi, e a tal proposito sollecitiamo il Presidente Emiliano a far valere la nostra mozione al Ministero della Difesa da dove giungono solo vaghe promesse di istituzione di attività alternative ai Corsi VFP1 relative a corsi altamente specializzati in favore di equipaggi di unità navali di Marine Militari di Paesi amici, di cui al momento però non solo non vi è alcuna traccia, ma sarebbero infime rispetto ai corsi dei giovani volontari italiani.
Mino Borraccino