Sarà un incontro senza soluzioni,solo ritardi imperdonabili e danni all’economia tarantina,quello che si terrà oggi a Roma, voluto dal ministro Di Maio con i vertici di Arcelor Mittal e i sindacati.
Dopo numerosi e inconcludenti incontri,ancora nessuna soluzione, solo la certezza che 4000 operai Ilva rischiano l’esubero.
Fino a questo momento le parti non hanno raggiunto un’intesa; Mittal propone 10.000 assunzioni, mentre i sindacati chiedono che non ci siano esuberi rispetto ai 14.000 addetti totali.
Voglio ricordare al ministro Di Maio, afferma il Senatore Luigi Vitali vice presidente commissione Affari Costituzionali, nonché segretario regionale di Forza Italia, che è stato votato ed eletto soprattutto al sud,per la sua determinazione verso la chiusura della fabbrica.
Determinazione che oggi non c’è, il capo politico del M5S,dimostra incertezza nell’affrontare una questione determinante per la città di Taranto.
Chiedo responsabilità-continua il Senatore- nei confronti di una città che merita rispetto.
Chiedo finanziamenti finalizzati al risanamento ambientale e salvaguardia del piano occupazionale.
E come affermano gli stessi commissari Ilva, se non si arriva ad un accordo, a settembre assisteremo al fallimento e alla relativa chiusura Ilva, grazie al ministro e al suo movimento ,diretti su un unico binario che porta alla chiusura dello stabilimento.
6 AGOSTO 2018