La Provincia di Taranto amministrata da Tamburrano, con Determina N.106 del 24/07/2018 ha rilasciato l’Autorizzazione definitiva al Raddoppio dell’Inceneritore di Massafra.
Secondo tutti gli attori politici ed istituzionali locali e nazionali, la tutela di salute e ambiente dovevano essere priorità per il territorio tarantino. A quanto pare, tutto questo trova riscontro solo nelle parole, ma non nei fatti.
Visto che, durante la Conferenza dei Servizi svoltasi, il 04/05/2018, presso la Provincia di Taranto, il Comune di Massafra aveva espresso un netto parere sfavorevole alla realizzazione dell’impianto e ARPA Puglia evidenziava la già critica situazione emersa dalla Valutazione del Danno Sanitario nel territorio tarantino, qualche mese fa, avevo chiesto al Presidente Emiliano, con una interrogazione urgente, alla quale non ho mai ricevuto risposta, di conoscere perché la Regione Puglia non abbia espresso con decisione un parere sfavorevole, in riferimento al rispetto del Piano Paesaggistico Regionale (PPTR). Questo perché l’impianto in questione ricadrebbe all’interno della fascia di rispetto prevista dalla Norma paesaggistica, approvata nel 2015 dalla Regione Puglia . La Provincia di Taranto ha confermato invece la sua posizione ed ha considerato il Riesame dell’autorizzazione solo una modifica “non sostanziale” della stessa che era stata rilasciata nel 2012. Il sottoscritto, come indicato anche nella sopra citata interrogazione, si chiedeva, e se lo chiede ancora, come possa essere ritenuta “modifica non sostanziale” il raddoppio produttivo di un impianto ricadente in prossimità dell’area industriale di Taranto, se tutte le valutazioni che avevano spinto la Provincia ad autorizzare erano scaturite dalla conoscenza e dalle norme in vigore 6 anni fa e superate da una serie rilevante di nuove evidenze.
Siccome la conduzione politica della Provincia di Taranto, continuava e continua a considerare l’applicazione del Piano di Gestione dei Rifiuti Speciali in maniera difforme da come lo interpreta la Regione Puglia, che ne è titolare, ritenendo compatibile con esso continuare a rilasciare nuove autorizzazioni per impianti che trattano e smaltiscono “Rifiuti Speciali”, abbiamo chiesto al Presidente Emiliano di Commissariare la Delega alla gestione della materia di cui dispone oggi la Provincia di Taranto. Oltre a ciò, abbiamo presentato anche la proposta di Legge per riaccentrare a livello regionale la Gestione dei “Rifiuti Speciali”. Anche su questo, non abbiamo ancora ricevuto nessun riscontro effettivo. Vista l’assenza di provvedimenti concreti da parte del Governo regionale, dobbiamo prendere atto che la volontà politica di quest’ultimo era, evidentemente, quella di consentire la realizzazione di ulteriori impianti di smaltimento nella provincia di Taranto.
L’Assenza di provvedimenti finalizzati alla salvaguardia del territorio regionale, come nel caso della provincia di Taranto, dove ne ha tutti i poteri, da parte del Presidente Emiliano, mal si raccorda con le parole che egli utilizza ogni giorno per dichiarare quanto sia elevata la sua attenzione sull’argomento.
Mi domando con quale credibilità il Presidente della Regione Puglia si presenta al cospetto del Governo nazionale per chiedere salvaguardia della salute dei tarantini se, proprio nella stessa area, quando il livello di intervento è certamente più affine alla competenza del suo Governo regionale, lascia che la Provincia di Taranto continui ad autorizzare impianti impattanti, nonostante i Pareri dei Sindaci, come accaduto a Grottaglie, a Statte e a Massafra?
Mino Borraccino