La commedia si intitola “U moneche ijndre ‘u liette”, una rivisitazione completamente rinnovata da parte di Pasquale Strippoli che cura anche la regia, dell’opera di Scarpetta “O Scarfaliette”.
Venerdì 3 agosto all’Arena Villa Peripato si ride con la commedia comica in due atti intitolata: “U moneche ijndr’u liette”portata in scena dalla compagnia “I Delfini”. La sera dello spettacolo è possibile acquistare il biglietto direttamente al botteghino del teatro al costo di €5,00 a partire dalle ore 19,00. La commedia, scritta da Eduardo Scarpetta nel 1881, è ispirata all’opera francese La Boulé. Il teatro napoletano è quasi sempre teatro di autore che discende direttamente dalla commedia dell’arte. Scarpetta qui riprende il modello francese, e lo fa esplodere: da vero innovatore scopre forme nuove partendo dalle radici. La commedia ruota tutta attorno al personaggio di Felice Sciosciammocca, una delle maschere più frequenti nelle opere di Scarpetta, e di sua moglie Amalia. Michele il servitore ordisce una trama contro i due coniugi i quali cominciano a litigare continuamente a causa dei tanti quotidiani fraintendimenti, a cominciare dall’invadente “monaco” (scaldaletto) che tormenta le notti trascorse nel talamo nuziale. Un giorno decidono di separarsi convocando i rispettivi avvocati. A questo punto entrano in scena altri molteplici personaggi che amalgamandosi intorno alle vicende più esilaranti dei due coniugi, convergeranno nell’epilogo, in un’aula di tribunale, per quella che è una delle chiusure più celebri della commedia napoletana. Ma è tutta la storia, e non solo il colpo di scena finale, a snodarsi in un’atmosfera esagerata ed inverosimile che è debitrice sia del vaudeville che della pochade, generi tra i più frequentati a fine ottocento.
Scene e regia di Pasquale Strippoli. Costumi: Marinella De Donno.