Oramai è ufficiale! Anche se non si conoscono ancora i contenuti tecnici con cui sarà gestito il Comune di Pulsano si avvia ad applicare quanto previsto dall’articolo 243-bis del D. Lgs. N. 267/2000 in merito alla Procedura di riequilibrio finanziario pluriannuale più comunemente noto come Pre-Dissesto.
La notizia si apprende da uno dei punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri durante il quale lo stesso è stato ritirato (di concerto con il Presidente della Commissione Bilancio, nostro consigliere di opposizione Emiliano D’Amato) per l’assenza ad oggi degli atti propedeutici.
La programmazione delle attività prevede da qui a qualche giorno la produzione di tali atti documentali che saranno poi discussi ed analizzati in dettaglio nella Commissione Bilancio per poi approdare il 20 di agosto prossimo nel consiglio comunale monotematico sulla questione.
Il Comune di Pulsano si avvia quindi inesorabilmente verso quel futuro che solo Emiliano D’AMATO aveva avuto il coraggio di preannunciare durante l’appena trascorsa campagna elettorale e negata da tutti.
“Apprezzo il coraggio del Sindaco Lupoli”, afferma Emiliano D’Amato, “nell’aver proceduto sul percorso obbligato che attendeva l’Ente in quanto atto necessario per provare a far vivere a Pulsano tra un po’ di anni una possibile chance di rilancio. Come ho avuto ampiamente modo di affermare nelle ultime settimane, si tratta di un passaggio che non poteva essere rinviato. Resta il dato politico: chi oggi si appresta a correre ai ripari è contestualmente il responsabile di quanto i pulsanesi, la comunità di Pulsano pagherà nei prossimi anni con lacrime e sangue in quanto sono stati loro a gestire per oltre 20 anni la macchina amministrativa a partire dall’ex-sindaco ed ex-assessore al Bilancio Laterza. Sperando che il percorso amministrativo di accettazione della richiesta, tutt’altro che scontata, non ci riservi anche il dissesto e che occorre sperare venga scongiurato.”
La mancanza di fondi anche per le più semplici pratiche si era già palesata nei primi atti amministrativi e persino nello stesso consiglio comunale di ieri dove, a fronte di richieste delle opposizioni di impegni di spesa minimi (cifre dalle 15 alle 50 mila euro) venivano rigettate in quanto impossibilitati a poter fornire una copertura economica.
Dopo anni di silenzi e di bugie finalmente i pulsanesi sanno la verità. Troppo tardi per poter dare un giudizio politico attraverso lo strumento elettorale visti i ritardi con cui determinati atti, determinate comunicazioni, sono maturati, forse, non del tutto casualmente.