All’alba di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due fratelli del rione San Girolamo, ritenuti gli autori, in concorso tra loro, del ferimento di CANTALICE Filippo, avvenuto nella centralissima Piazza Chiurlia di Bari, il mattino del 8 luglio scorso.
I provvedimenti custodiali sono stati emessi rispettivamente dal GIP presso il Tribunale dei Minori Dott.ssa Patrizia Famà e dal GIP presso il Tribunale di Bari Dott. Giovanni Anglana, i quali hanno recepito il risultato delle indagini condotte dai Carabinieri sotto la direzione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per il Minorenni Dott. Ferruccio De Salvatore e del Sost. Proc. Dott. Marco D’Agostino della Procura della Repubblica di Bari. I destinatari dell’ordinanza sono M.A.D. 21enne e suo fratello appena 17enne, entrambi ben noti alla forze dell’ordine, I due, nella nottata dell’8 luglio scorso, mentre erano in compagnia di loro coetanei a Bari Vecchia, si resero protagonisti, inizialmente, del brutale pestaggio nei confronti di un soggetto con il quale avevano avuto un alterco verbale per futili motivi. L’episodio, avvenuto nella suddetta piazza, nel cuore della città vecchia, aveva avuto un seguito nelle ore immediatamente successive. Infatti, il minore, per come accertato dalle indagini, era stato affrontato a sua volta da CANTALICE Filippo, il quale con metodi bruschi lo aveva insultato e diffidato dall’assumere comportamenti violenti nei confronti delle persone. La dura reprimenda avvenuta in presenza del proprio fratello e dei suoi amici, aveva indispettito il minore il quale, rivolgendosi al CANTALICE, lo aveva invitato ad attendere il proprio ritorno. I due fratelli si erano così allontanati dal centro storico per fare poi ritorno, qualche minuto più tardi, in sella ad una moto di grossa cilindrata e con il volto coperto da caschi. Vano si era rivelato il tentativo di alcuni amici dei due ragazzi di indurre quest’ultimi ad allontanarsi ed a rinunciare alle loro violente intenzioni. Infatti, il minorenne, sceso dal motociclo, si era fatto incontro al CANTALICE, impugnando una pistola. Tra i due si era così accesa nuovamente la violenta discussione, al culmine della quale l’aggressore aveva esploso un colpo d’arma da fuoco alla gamba destra del medesimo CANTALICE. A seguito di tale azione, avvenuta sotto gli occhi di numerosi testimoni, i due fratelli, così come erano venuti, si erano allontanati a bordo della moto di grossa cilindrata condotta dal maggiorenne M.A.D., rendendosi da quel momento entrambi irreperibili. Provvidenziale, tuttavia, si era rivelato il transito di una pattuglia del Nucleo Radiomobile i cui componenti dopo aver raggiunto il luogo del ferimento solo pochi attimi dopo che lo stesso si era verificato, avevano identificato tutti i presenti e cristallizzato la scena del delitto. Ancora, determinanti per le indagini si sono rivelate le riprese degli impianti di videosorveglianza posizionati nella pubblica via, che hanno immortalato tutte le scene della concitata nottata dell’8 luglio a Piazza Chiurlia. La certosina ricostruzione degli spostamenti dei due giovani resa possibile dalla visualizzazione delle suddette videoriprese, unitamente alle dichiarazioni rese da taluni testimoni, hanno consentito ai Carabinieri della Compagnia Bari Centro e del Reparto Operativo, di ricostruire tutti gli eventi della nottata e, soprattutto, di addivenire all’identificazione dei due fratelli, quali autori responsabili dell’azione di fuoco. Particolarmente inquietante è proprio la figura del minorenne, il quale dal giugno 2018 si era reso latitante, essendosi sottratto ad un provvedimento dell’Ufficio del GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, che sostituiva la misura del collocamento in comunità del giovane, con la custodia cautelare presso I.P.M. Fornelli del capoluogo.
M.A.D. risponde di concorso nelle lesioni aggravate e nel porto e detenzione di arma comune da sparo, mentre il fratello minorenne dei delitti di detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, esplosione di un colpo nella pubblica via, lesioni aggravate ed altro.
M.A.D. è stato associato presso la Casa Circondariale di Bari, mentre per il fratello minorenne si sono aperte le porte dell’I.P.M. Fornelli di Bari.