Si è tenuto oggi in Prefettura a Taranto un importante incontro, cui ho partecipato, sulla vertenza degli ex lavoratori della cooperativa Neptunia che opera nel porto ionico. Alla presenza di alcuni rappresentanti della task force regionale per l’occupazione e della Direzione Provinciale del Lavoro, del presidente dell’Autorità Portuale, abbiamo cercato di dipanare l’annosa vicenda di questi ex dipendenti. Parliamo di 22 lavoratori formati, con grandi competenze che potrebbero prestare la loro attività già da subito all’interno del porto. E’ emerso che vi è un problema rinveniente dalla incompatibilità ad utilizzare questi lavoratori con l’ausilio della Agenzia Portuale Nazionale, creata per assorbire i 522 ex lavoratori della TCT (Terminal Container Taranto ex Evergreen). Abbiamo anche valutato la possibilità che questi lavoratori possano essere assunti dalle aziende che già operano all’interno del porto di Taranto ed a questo proposito il presidente Prete è stato possibilista, poichè le aziende che già operano all’interno del porto potrebbero assumere questo personale formato. Ci auguriamo che nelle prossime settimane si possa aprire uno spiraglio per questi lavoratori, i quali attualmente non sono confortati neanche da forme di sostegno al reddito, in quanto lavoratori somministrati, sebbene con grande specializzazione. Questo è il paradosso degli attuali tipi di contratti e del precariato in generale, per legge istituiti da diversi anni,e che purtroppo ancora si difetta a voler risolvere. Non ci riteniamo completamente soddisfatti da questo incontro ma abbiamo garantito ai lavoratori che continueremo a stare al loro fianco già dalle prossime ore, anche avvalendoci della collaborazione del delegato sindacale Norberto Trentadue, che con grande spirito di abnegazione sta seguendo questa vertenza da molto tempo.
Mino Borraccino