Anche il governo 5S-Lega si muove sulle orme dei quello PD continuando a prendere tempo per non affrontare il problema ILVA e intanto facendone pagare le conseguenze ai lavoratori e i cittadini di Taranto.
Il Ministro dello sviluppo Di Maio ha assunto 3 posizioni diverse nel giro di soli 10 giorni:
1) ha chiesto un rinvio della decisione;
2) ha chiesto ad Arcelor Mittal di migliorare la propria offerta (senza specificare in cosa e come);
3) ha chiesto all’ANAC una verifica della gara (dopo l’assist ricevuto dal Presidente Emiliano).
Il tutto comporta un’ulteriore rinvio dopo che, in 6 anni, nessuno abbia voluto o sia stato in grado di trovare una soluzione. Cosi come fatto da Renzi e Calenda prima, oggi Di Maio e Conte tirano la…” palla in tribuna”.
Il Partito Comunista Italiano Federazione di Taranto, teme che questo ulteriore rinvio serva ad aprire la strada alla chiusura dell’ILVA.
Ed è per questo che chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico, quale sia il piano B che ha in mente, e che lo stesso, scopra finalmente le sue carte.
Il PCI continua a sostenere che l’unica soluzione che possa tenere insieme lavoro e ambiente sia la NAZIONALIZZAZIONE dell’ILVA.
Riteniamo, che solo l’intervento dello Stato possa rilanciare la fabbrica e garantirne l’ambientalizzazione della stessa. Solo lo Stato potrà veramente vigilare sul progresso delle bonifiche del territorio.
Noi continuiamo a sostenere che se la siderurgia è strategica per l’Italia, allora tutta l’Italia deve farsi carico dei problemi che la siderurgia genera.
Non possono continuare a pagarne le conseguenze solo i tarantini e i lavoratori: la nazionalizzazione è l’unica soluzione.
Il rischio che Di Maio voglia dilazionare la situazione fino a che la chiusura dell’ILVA si proponga come inevitabile, deve essere scongiurato. Per questo il PCI invita i lavoratori, i cittadini, le istituzioni, le forze politiche e quelle sindacali che condividono la proposta della nazionalizzazione, a unirsi in un unico fronte a sostegno della stessa. Un fronte che si confronti con il Governo e che lo spinga ad assumersi le sue responsabilità.
Il Segretario della Federazione di Taranto
Maurizio Romanazzo