Sul progetto TAP è definitivamente caduta la maschera del Movimento 5 Stelle, lasciando intravedere il vero volto di questo soggetto politico che è fatto solo di populismo e propaganda a buon mercato finalizzata a lucrare consensi in campagna elettorale, salvo poi non rispettare gli impegni presi con i cittadini. Nei giorni scorsi, dinnanzi alle dichiarazioni contraddittorie che su questo argomento provenivano da vari ministri interessati, avevamo sollecitato una presa di posizione chiara da parte del Governo nazionale sulle sue reali intenzioni in merito al completamento del gasdotto che, come noto, approderà in Puglia, sulla spiaggia di San Foca, a Melendugno, una delle località più belle della Puglia. Ebbene, ieri questa risposta è arrivata direttamente dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vincenzo Santangelo. Il senatore pentastellato, infatti, nel rispondere alla interrogazione proposta dall’on. Rossella Muroni, deputata di Liberi e Uguali, ha ufficialmente e testualmente dichiarato che i potenziali impatti ambientali di quell’opera siano da considerarsi “non significativi” e che le prescrizioni contenute nel decreto di compatibilità ambientale che ha dato il via libera al progetto sono sufficienti a evitare ogni effetto negativo dell’opera. A tutto questo il sen. Santangelo ha voluto aggiungere anche che di fatto non esiste alcuna possibilità di spostare l’approdo del gasdotto dal momento che in passato sono state valutate altre ipotesi ma quella di San Foca è stata considerata la più idonea. Il progetto quindi va avanti esattamente così com’è. E così in un caldo pomeriggio di luglio si sciolgono come neve al sole le bugie raccontate in questi mesi, a tutti i livelli, dai rappresentanti istituzionali del Movimento 5 Stelle che hanno costruito le loro fortune politiche ed elettorali sulle promesse di bloccare quell’opera. Ora, giustamente, i movimenti, le associazioni locali e i cittadini che avevano creduto a quelle promesse chiedono conto di questo incredibile voltafaccia ma la verità è semplicemente che sono stati presi in giro da una classe politica che dimostra di non avere alcuna vergogna. E anche l’ipotesi caldeggiata dal presidente Michele Emiliano di spostare quell’approdo non è altro che fumo negli occhi, dal momento che lo stesso governo considera San Foca l’unica scelta possibile. La sola strada da percorrere, quindi, è quella che noi stiamo sostenendo da anni, ribadendo in ogni sede il nostro no a quel progetto, senza se e senza ma. Se qualcuno pensa che ci arrenderemo alla “ragion di stato” come hanno fatto gli eletti del Movimento 5 Stelle, si sbaglia di grosso. Continueremo a stare dalla parte dei cittadini che a giusta ragione si battono contro questo gasdotto inutile e dannoso.
Mino Borraccino