Avere dedicato tutta la vita all’arte, alla cultura, al teatro e avere oggi la possibilità di mettere a disposizione quanto imparato in tanti anni di studio e carriera è un onore e una responsabilità che mi rende orgoglioso. Come mi rende orgoglioso oltrepassare la soglia di Palazzo Pantaleo per studiare le carte, per incontrare gli operatori, le associazioni. Sto imparando che amministrare è un’esperienza incredibile, ma altrettanto dura e difficile, fatta da un mix di doveri e responsabilità; e se lo si fa come mi è stato chiesto di farlo, la comunità diventa il fulcro di ogni azione e gli interessi personali svaniscono. La cultura a Taranto è stata abbandonata per decenni. Se si escludono eccellenze che dovevano organizzarsi in autonomia, è mancata, passatemi il termine, “la regia” di un’amministrazione che mettesse in rete le varie anime culturali per far sì che ogni talento fosse in condizione di poter operare, fare, produrre, creare. È mancata la regia che creasse le condizioni e che avesse al tempo stesso il polso capace di fare le dovute selezioni. È quello che farò lavorando duramente e, come nello stile di questa Amministrazione, chiacchierando poco, sapendo bene che dire dei no costa in termini di gradimento. Uno degli obiettivi che voglio raggiungere è quello di abbassare quanto più possibile il tasso di lamentela cronica di alcuni dei nostri concittadini: per quanto riguarda la cultura a Taranto, vi assicuro che chi si atterrà alle regole, chi ha talento e progetti di alto profilo avrà tutto l’ascolto e la disponibilità di questa Amministrazione.
Intanto questo periodo iniziale mi è servito a monitorare il territorio cittadino, incontrare operatori culturali con cui condividere idee e lavorare a progetti a breve e lunga scadenza. In primo luogo, così come chiestomi dal Sindaco Melucci, è stato predisposto, in accordo con l’Assessore allo sviluppo economico Valentina Tilgher, un modello gestionale per il nascente Teatro Fusco, che sarà consegnato ai tarantini prima della scadenza dell’anno e, come da volere del Sindaco, sarà gestito esclusivamente dall’Amministrazione Comunale e rappresenterà il fiore all’occhiello della cultura nella nostra città. C’è già una bozza di cartellone teatrale, a cui si aggiungerà quello musicale, con nomi di eccellenze; non mancheranno esclusive per il territorio pugliese.
I programmi non riguardano solo il teatro, perché tante sono le iniziative per la cultura. Una tra tutte, la messa in rete di luoghi storici di assoluto valore presenti in città. Come anticipato, avvieremo la Card Museale, che permetterà con un solo ticket di visitare MarTa, MuDi e Palazzo Pantaleo. Sarà creato un percorso storico, già al vaglio di studiosi e storici di altissimo profilo, che partirà da Taranto e si svilupperà fino al di fuori delle mura cittadine, ciò al fine di spingere i turisti a programmare le loro vacanze culturali a Taranto per un più lungo periodo di tempo. Grazie ad un tavolo programmatico con il Museo di Taranto e con la sua direttrice saranno creati percorsi storici “ad hoc”, dal momento che molte sono state le influenze e tantissimi i ritrovamenti avvenuti in zone limitrofe. Anche i quattro ipogei che costituiscono patrimonio del Comune di Taranto saranno messi in rete esaltandone al massimo le potenzialità. Si sta lavorando anche all’inserimento, nel percorso culturale, degli ipogei privati, dal momento che stiamo provvedendo a contattare i proprietari per spingerli a mettere a disposizione di tutti i luoghi storici di tale bellezza. A tal proposito, stiamo provvedendo anche a dotare lo stesso Palazzo Pantaleo, in cui il mio Assessorato ha sede, di targhe multilingue che indichino e descrivano al meglio i luoghi e la loro storia.
Stiamo procedendo, inoltre, a monitorare i numerosi palazzi storici come Palazzo D’Ayala in Via Paisiello, un immobile storico, vero e proprio scrigno del patrimonio culturale ed artistico della nostra città che era stato abbandonato da decenni. Sarà istituito un tavolo per la cultura, un gruppo di operatori culturali scelti tra professori, tecnici del settore e studenti di Università e di liceo che avranno il compito, durante gli incontri con cadenza indicativamente mensile, di proporre idee e confrontarsi su tutto quello che concerne la cultura per ideare progetti condivisi che soddisfino tutte le fasce di età e tutti i gusti.
L’università avrà quindi un ruolo fondamentale per il rilancio culturale e economico di Taranto. Non appena riusciremo a concordare un ampliamento dell’offerta didattica rinnoveremo l’importante accordo di programma triennale.
Tante ancora sono e saranno le iniziative su cui abbiamo intenzione di lavorare, affinché Taranto si riprenda presto il posto che merita nel panorama storico e culturale nazionale ed internazionale, e perché la cultura faccia da volano per il turismo e per l’economia della nostra meravigliosa città.
Fabiano Marti