“La Regione Puglia da anni purtroppo condiziona l’aeroporto di Grottaglie sulla base di decisioni da caminetto politico tra il suo Presidente e Aeroporti di Puglia, ignorando la politica tarantina e l’evidenza.
La recente presenza della Regione Puglia in Inghilterra è veramente il colmo.
Le ditte Brindisine, già al servizio dell’aeronautica militare, tutte trasformate in Aerospaziali ma tutte residenti nel brindisino, senza nulla togliere a Brindisi, anzi! Specifico ciò perché invece nell’aeroporto di Grottaglie ci sono quattro imprese che operano in altre sedi! Nessuna vocazione quindi, solo l’impegno regionale per trovare soluzioni per occupare, con iniziative industriali indotte, l’aeroporto.
Spiace dirlo ma purtroppo è così! Gli operatori esteri credono che sia tutto vero e quando capiranno che si tratta di inutili fraseggi privi di sostanza, qualcuno, sia in Regione che in AdP farà la sua bella figura. Presentare soluzioni tecnologiche che non sono frutto di ricerca tarantina, non fa onore alla Regione. A Grottaglie non c’è alcuna vocazione, ne cargo ne test bed, diciamo che, nella migliore delle ipotesi, si sposta qualche impresa su Taranto e con quest’immagine, falsamente luccicante, si tiene l’aeroporto senza voli passeggeri di linea.
Dare la disponibilità di un aeroporto civile per usi diversi dal suo utilizzo è bizzarro, oserei dire al limite della legge.
Staremo a vedere. Noi non rinunciamo a lottare, perché una struttura funzionante c’è, e basterebbe poco, solo la vera volontà politica, per far partire da Taranto/Grottaglie i voli di linea passeggeri. Emiliano rispetti gli impegni presi!
Ho un sogno da realizzare e il mio sogno, simile a quello di migliaia di donne e uomini della mia provincia, è raggiungibile: dotare Taranto di un aeroporto, per la sua economia e per il suo popolo”.