Passione (amiamo quello che facciamo), politica (cosa dobbiamo imparare), la città come bene comune (narrazione di partecipazione e rigenerazione urbana) questi i temi portanti della ventiquattresima edizione della “Quattro giorni d’estate” organizzata dall’associazione “Le città che vogliamo” (con il patrocinio morale di Cittadinanzattiva e in collaborazione con “Argomenti 2000″, Fondazione don Tonino Bello, Fondazione Guglielmo Minervini e parrocchia Regina Pacis) e che vedrà alternarsi, nello scenario di Villa Vetusta a Lama dal 18 al 21 luglio, personaggi del calibro dello scrittore Gianrico Carofiglio, dell’ex presidente della Camera Luciano Violante, dell’ex ministro Graziano Delrio, del segretario nazionale di Libera don Marcello Cozzi solo per citarne alcuni.
Il nutrito programma del consueto appuntamento annuale dell’associazione, che quest’anno verterà sul tema “Amiamo ciò che facciamo”, è stato presentato giovedì pomeriggio nel corso di una conferenza stampa alla quale è intervenuto il consigliere regionale Gianni Liviano.
“Abbiamo in mente – ha spiegato Gianni Liviano – un’idea di impegno politico che non debba mai prescindere dai valori che la motivano e dall’appartenenza alla comunità all’interno della quale si decide di impegnarsi. La dimensione valoriale, le ragioni per le quali ci si impegna in politica, vanno alimentate e condivise. Non è possibile impegnarsi politicamente senza riscoprire insieme le motivazioni forti, le ragioni dell’impegno. Nel nostro caso – ha aggiunto il consigliere regionale tarantino – la passione per le persone, la cultura della comunità, la necessità del rispetto della legalità come strumento per costruire giustizia, l’accoglienza delle diversità come ricchezza sono al centro del nostro agire e saranno al centro di questa 24esima edizione della nostra quattro giorni estiva”.
Si comincia mercoledì 18 alle ore 18 con il segretario nazionale di Libera, don Marcello Cozzi, che dibatterà su “Il tempo per amare”. A seguire, alle ore 19, lo stesso don Marcello Cozzi insieme al prof. Giandomenico Amendola, ordinario di Sociologia urbana Università di Firenze, e all’ing. Roberto Soffro, calciatore della Nazionale di calcio amputati, discuteranno di “Dialoghi sulla comunità “. Alle 20.15, sul tema “Costruttori di futuro”, interverrà l’ex ministro Graziano Delrio. La serata sarà conclusa, alle ore 21.30, dalla rappresentazione teatrale “Nel mare ci sono i coccodrilli”, di e con Christian Di Domenico.
La giornata di giovedì 19 luglio, sempre alle ore 18, si aprirà con la lezione introduttiva dell’on. Luciano Violante sul tema “Dissertazioni sulla politica: immettere forza morale nelle democrazia”. Alle 19, invece, sul tema “La comunità è una squadra”, interverrà il prof. Roberto Ricchini, già allenatore della Nazionale femminile di basket e pluriscudettato con il Cras basket Taranto. Di comunicazione in politica parlerà, invece, il dott. Dino Amenduni di Proforma mentre alle ore 20.15 gli studenti del Laboratorio Taranto insieme al prof. Rino Montalbano del Politecnico di Bari animeranno il talk sul futuro della dott e sulla legge regionale speciale per Taranto. La rappresentazione teatrale “Arcangelo”, di e con Franco Ferrante, chiuderà alle 21 la serata.
Ricordando don Tonino Bello è il leit motiv della serata di venerdì 20. Alle ore 18, l’on. Ernesto Preziosi, già parlamentare e docente universitario, il prof. Onofrio Romano, sociologo, il dott. Franco Milella, progettista, il dott. Silvio Maselli, assessore alla Cultura del Comune di Bari, e il dott. Leo Palmisano, sociologo, si confronteranno su “La città è un bene comune, rigenerazione urbana e rigenerazione umana: quali strade possibili“. Alle 19.30 sarà la volta del talk show che vivrà due momenti: il primo, in cui si parlerà de “La città come convivialità delle differenze” insieme al dott. Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello, e alla prof.ssa Angela Paparella, Azione cattolica Molfetta; il secondo, alle ore 20.15, vedrà il dott. Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, l’avv. on. Marco Lacarra e l’avv. Michele Laforgia intervenire su “La città come polis”. Toccherà a Michele Santeramo, con la rappresentazione teatrale “Oltretutto. Più vicini a don Tonino Bello”, chiudere alle ore 21 la giornata.
A Gugliemo Minervini e alla sua politica generativa sarà, infine, dedicata la serata finale, quella di sabato 21 luglio. Alle ore 18 Cristiano Simone, Paola Senese e Giovanna Forte rifletteranno su “Prima di tutto la vita” mentre alle ore 20 gli scrittori Giorgia Lepore e Carlo Dilonardo parleranno di “Comunità inclusive”. Alle ore 21 entrerà in scena lo scrittore Gianrico Carofiglio il quale, prendendo spunto dal suo libro “Con i piedi nel fango”, converserà su “Politica e verità”. Alle 22.30, infine, si aprirà il sipario sulla rappresentazione teatrale “I dieci: per non dimenticare” di Giovanni Guarino.
Al termine di ogni serata, nell’ambito di “Amiamo ciò che mangiamo”, esposizione e degustazione presso gli stand enogastronomici in collaborazione con Slow Fodd.