“Come al solito, da parecchio tempo a questa parte, si continua a giocare tra le Istituzioni quando si cerca di avviare qualcosa per la città di Taranto” , lo afferma Federico Greco, coordinatore provinciale di LIBERTAS. “L’ idea di creare una Zona Economica Speciale era sicuramente lodevole ma, ovviamente, quando interviene il Governatore pugliese Emiliano si toglie a Taranto per dare a Bari e a Brindisi. Difatti Taranto rischia di rimanere al palo perché la ZES Adriatica è pronta a partire tra poche settimane, mentre per quanto riguarda la ZES Jonica si gioca a rimpiattino”.
Tutti conosciamo la decisione di allargare la Zes jonica anche alla Basilicata, per cui il suo varo sarà legato al grado di collaborazione tra le due regioni confinanti. “Ad oggi – osserva Greco – tranne un rimpallo di responsabilità nulla di concreto si è fatto, infatti i dirigenti pugliesi asseriscono che è la Basilicata a non aver espresso ancora un “ parere favorevole” mentre, invece, i lucani incolpano l’altra Amministrazione regionale.
Peraltro, la Regione Basilicata in settimana ha già approvato la parte di propria competenza, attraverso il “Piano di Sviluppo Strategico ZES Basilicata a carattere interregionale”, dopo una vana attesa di concertazione con la Regione Puglia sulla parte comune jonica, che fa perno sul porto di Taranto.
E allora, visti i notevoli ritardi, Taranto resta a guardare il varo della Zes Adriatica attendendo che le due Regioni possano finalmente mettersi al lavoro”. Il responsabile territoriale di LIBERTAS ha dunque deciso di chiedere ironicamente, al Governatore Emiliano, che altro intenda togliere alla città di Taranto, (Aeroporto Arlotta è fermo senza voli passeggeri, la Zes inizialmente ideata per Taranto ma poi estesa a Bari, Brindisi e Basilicata, gli ospedali chiusi o in grande sofferenza e i pronto soccorsi chiusi con la conseguente negazione del diritto alla salute, il polo oncologico d’eccellenza mai istituito proprio dove se ne sente più il bisogno, etc…) .
Nel frattempo le imprese tarantine non possono godere quantomeno di piccoli benefici fiscali, i cittadini non possono scegliere i mezzi con i quali viaggiare e neanche di curarsi in una struttura vicino casa, senza compiere i famosi viaggi della speranza.
“Quanto ancora dobbiamo sopportare tutto questo? Il “ Sindaco di Puglia – conclude Greco – deve smetterla di usare i problemi legati alla nostra città per fini propagandistici a livello nazionale, ma iniziare una buona volta ad interessarsi realmente alla soluzione dei numerosi problemi.
Taranto 13 luglio 2018