“Non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesimo impoverimento dell’economia del territorio. Soprattutto perché non ha motivazioni reali”. Salvatore Fuggiano, coordinatore provinciale del Movimento Idea, interviene sulla recente notizia riguardante il trasferimento dei corsi VFP1 (volontari in ferma prefissata di un anno) da Taranto a La Maddalena.
“Assistiamo da troppi anni – sottolinea Fuggiano – ad un progressivo e graduale deterioramento dell’economia del territorio causato dalla diminuzione dei flussi sul territorio di corsisti di Marina e Aeronautica Militare. L’abolizione della leva obbligatoria ha privato Taranto di un sostegno fondamentale per il terziario e il turismo, con il mancato afflusso dei giovani che frequentavano il CAR e delle loro famiglie che assistevano ai frequenti giuramenti.
Man mano, però, sono state sottratte all’area tarantina altre occasioni di soggiorno per i militari: gli ultimi esempi sono rappresentati dalla chiusura del 65° Deposito Territoriale dell’Aeronautica Militare e dallo spostamento dei corsi VFP1 della Marina”.
Fuggiano si augura che la decisione possa essere modificata o “compensata”. “Taranto – spiega – ha da sempre ampie e idonee strutture per ospitare i ragazzi in ferma breve. Non si capisce la ragione di questo ulteriore deprezzamento della funzione della nostra città, che ospita un imponente Arsenale Militare e tantissimi enti della Marina dislocati in varie zone del territorio. Edifici che corrono il rischio di finire abbandonati e in disuso se non potranno più ospitare i frequentatori dei corsi.
Per non parlare del danno causato a tutta l’imprenditoria turistica e dell’accoglienza in occasione dei giuramenti. Chiediamo, pertanto, ai vertici della Marina Militare di riconsiderare la decisione presa o di far affluire a Taranto nuovi corsi di formazione di pari importanza. L’antica tradizione militare della città non può essere ulteriormente svilita”.
Fuggiano infine chiede a tutti i parlamentari jonici di abbandonare gli interessi di bandiera per sostenere le ragioni del mantenimento a Taranto dei corsi. “Solo così dimostreranno di tenere realmente alle sorti del territorio” conclude.