Si torna a parlare di filiera formativa della nautica, un progetto che è proseguito sotto traccia e che, adesso, cerca di giungere alla fase conclusiva.
Convocati dal consigliere regionale Gianni Liviano, domani, martedì 10 luglio, alle ore 18.30 negli uffici della Regione ubicati nei locali del Genio civile di Taranto in via Dante 63, si riuniranno l’assessore regionale al Diritto allo studio-Scuola-Università-Formazione professionale, Sebastiano Leo, la dirigente dell’istituto “Archimede” di Taranto, Maria Teresa Statile, il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, Cataldo Rusciano, il vicepresidente della provincia di Taranto, Raffaele Gentile, il comandante la Svam (Scuola volontari Aeronautica militare), col. Gianluca Capasso.
All’ordine del giorno lo stato dell’arte del progetto della filiera formativa della nautica, che, come si ricorderà, è coerente con l’asset strategico della legge speciale per Taranto approvata dal Consiglio regionale lo scorso 16 gennaio.
L’obiettivo resta sempre quello di individuare un contenitore che ospiti l’intera filiera formativa della nautica unitamente ai numerosi laboratori (Open Space, laboratorio di simulazione navale, laboratorio planetario, laboratorio monitoraggio marino, laboratorio impianto pilota di biologia marina, laboratorio di educazione marinara, di far lab, di tappezzeria nautica), per la realizzazione dei quali un’unica rete di soggetti locali, con capofila la scuola Archimede, ha ottenuto un finanziamento di 750mila euro.
“Il progetto di filiera nautica – spiega Liviano – prende le mosse dall’esistente, ovvero dall’indirizzo di Trasporti e Logistica, già da tempo attivo nell’Istituto Archimede di Taranto, e comprende anche un Master di I livello sul Disegno nautico a cura del Politecnico di Bari oltre alla facoltà di Scienze del mare dell’Università di Bari. Si tratta adesso – conclude Liviano – di mettere a sistema questa proposta. Valorizzarla, inoltre, a livello di marketing avrebbe un significato nell’immaginario collettivo innanzitutto di recupero di fiducia da parte della comunità e, sicuramente, di bellezza e di utilità della proposta”.