Dopo lunghi anni di chiusura il Dna, una delle più grandi discoteche d’Italia immersa nel verde a pochi passi dal mare, riapre al territorio, sul litorale ionico, a Ginosa Marina, con un’offerta di svago e di intrattenimento in grado di accontentare tutte le fasce d’età. Apre sabato 7 luglio.
Resta la versione Discoteche, il venerdì e il sabato con dj di calibro internazionale e guest di rilievo, a partire da Andrea Damante nel dance floor principale, dj affermatissimo e volto noto del panorama televisivo, per la serata inaugurale.
Per la stessa data, confermata la presenza di Nello Simioli nella pista dedicata ai giovani talenti locali, la Warm Zone, la festa Supparty dedicati allo sport e ai supporter di ogni disciplina, l’animazione del Circo Bianco, compagnia circense contemporanea di Roma e tanto altro ancora.
Ma quella che tornerà ad essere una delle discoteche più ricercate del sud Italia, nello stile e nell’offerta, apre anche in una nuova veste: il Dna Village, dalla domenica al giovedì: spettacoli a 360° anche per i più piccoli per esempio con la partecipazione di Cristina D’Avena il 13 agosto; serate danzanti e cover anni ’60 – ’70; corsi di pizzica e tarantella; il pianista Matthew Lee il 2 agosto; una rassegna cinematografica e teatrale; spettacoli di danze orientali; ore dedicate al fitness e al benessere con lezioni all’aperto di spinning con l’istruttore Antonio Gerunda.
Un nuovo format per il Dna, che nasce dall’impegno dell’imprenditore locale Mimmo Castria, che ha deciso di investire sul territorio, affinchè così come avviene nel Salento o in Capitanata, anche in terra ionica, possa esserci una struttura in grado di essere il fiore all’occhiello dell’intrattenimento musicale, ma non solo.
Discoteca, divertimento e spettacolo, sette giorni su sette, per chiunque abbia voglia di sfruttare al meglio il proprio tempo libero.
La sua è una scommessa che vuole vincere a tutti i costi, per il territorio e con il territorio, cui è profondamente legato: pur avendo viaggiato molto, Castria ama molto la sua cittadina, la Puglia ed è per questo che ha voluto riportare in vita un pezzo di questa terra, che è sempre stata il tempio, l’agorà della disco dance. Ha voluto affidare la direzione artistica a Gino Dell’Orco e circondarsi di uno staff di collaboratori che ridessero vita, suoni e voce al Dna.
“quasi a voler creare un ponte di collegamento – spiega Mimmo Castria – tra il passato e il presente, nel segno della continuità con la partecipazione di chi già, in passato, ha contribuito ad accendere i riflettori sul Dna e continuerà a farlo”.