Nell’ambito di complesse indagini di natura patrimoniale e finanziaria, militari
del G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza
di Lecce, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro patrimoniale
emesso dalla locale A.G., nei confronti di due soggetti appartenenti ad una
nota organizzazione criminale affiliata alla S.C.U. dedita all’usura, all’estorsione
ed all’abusivo esercizio del credito.
L’attività info-investigativa svolta dai finanzieri del G.I.C.O. ha permesso di
verificare l’esistenza dei presupposti legislativi per l’applicazione delle misure di
prevenzione personali e patrimoniali ai sensi della vigente legislazione
antimafia nei confronti del citato sodalizio e di accertare, inoltre, la presenza di
inconfutabili elementi attestanti l’elevata pericolosità sociale degli investigati e
la loro propensione a delinquere.
Nel corso delle indagini venivano eseguiti approfonditi accertamenti
patrimoniali e finanziari, che:
– facevano emergere l’intestazione di diversi cespiti ai prossimi congiunti dei
proposti, i quali, al fine di eludere la normativa antimafia, dichiaravano
fittiziamente residenze diverse;
– permettevano di accertare l’esistenza di una netta sperequazione tra le
disponibilità economico – patrimoniali e la ben più modesta posizione
reddituale da questi dichiarata.
Le risultanze investigative venivano comunicate al Sostituto Procuratore della
Direzione Distrettuale Antimafia dr. Valeria FARINA VALAORI, la quale
inoltrava, al Tribunale di Lecce, apposita richiesta di applicazione della misure
di prevenzione personale e patrimoniale disciplinate dal D.lgs. 159/2011.
In data 15.06.2018, la A.G., ha disposto il sequestro dei beni mobili, immobili
e delle disponibilità finanziarie che non hanno trovato giustificazione nei redditi
dichiarati e nelle attività svolte dai due soggetti proposti per l’applicazione della
misura di prevenzione e dai loro familiari.
In particolare sono stati sottoposti a vincolo reale 9 immobili destinati ad uso
abitativo ed 1 terreno ubicati nel comune di Lecce e San Cesario di Lecce, 2
autovetture, 1 motociclo nonché disponibilità finanziarie esistenti su 11
rapporti di conto/deposito e 3 polizze assicurative, per un valore complessivo
quantificato in 1,5 milioni di euro.
I beni posti sotto sequestro sono stati affidati all’amministrazione di un custode
giudiziario appositamente nominato dal Tribunale di Lecce.