Un lavoro capillare, che ha visto dapprima dei raduni open dove le società di tutta Italia mandano i loro migliori prospetti, qui avviene una prima selezione molto massiccia, man mano il gruppo si assottiglia fino ad arrivare ad un gruppo finale di 40 atleti, ultimo atto il roster definitivo di 20 ragazzi che andranno a difendere il titolo di campioni d’Europa conquistato ad Utrecht l’anno scorso.
A coordinare la gran mole di lavoro è Stefano Burato manager della nazionale italiana Under 12, un lavoro fatto di molti contenuti e dati raccolti nei vari raduni che i coach in base alle proprie competenze analizzano, studiano, discutono per poi arrivare al risultato finale.
Tra i 12 coach al servizio della Federazione c’è anche Antonio Maggio, già nel giro azzurro da 5 anni che quest’anno ha ricoperto il ruolo di coach di terza base al servizio del manager Raffaele Gentili per il Team Italia.
“Vestire la maglia azzura è un grande orgoglio, sentire l’inno nazionale mette i brividi. Considero questo mio incarico una grande fortuna e ringrazio chi ha avuto sempre fiducia in me. Affidare un ruolo del genere ad un coach proveniente da Taranto non è semplice – il coach tarantino continua nel suo racconto – devo ringraziare Stefano Burato coordinatore del progetto e soprattutto due persone eccezionali quali Ivano Licciardi e Raffaele Gentili da cui ho imparato tantissimo sia per quanto concerne il baseball sia dal punto di vista della etica morale di questo sport”.
Il tecnico tarantino ha avuto l’occasione di calcare finalmente dei veri diamanti durante questa esperienza infatti il primo raduno è avvenuto nel CPO Giulio Onesti di Roma mentre questo tour di force degli ultimi dieci giorni è stato svolto tra i diamanti di Godo e Buttrio.
A riguardo Antonio Maggio commenta così : “Per me è incredibile poter lavorare in certe strutture, sono abituato a dovermi arrangiare continuamente in un campo da calcio (al limite) in coabitazione con altre società. Praticare il tuo sport nella sua sede naturale è la normalità in quasi tutta la nazione e provo profondo rammarico per la situazione di discriminazione sportiva che vivono i praticanti di questa disciplina a Taranto. Godo conta 1500 abitanti ed è una frazione di Russi in provincia di Ravenna mentre Buttrio conta poco più di 4000 anime e ci sono due campi. Taranto che è la sedicesima città di Italia per popolazione non ha niente… Proprio a Buttrio abbiamo inaugurato il secondo campo, per le attività giovanili e mentre la banda musicale della Brigata Julia suonava pensavo a quando questo potrà mai avvenire a Taranto, magari con la fanfara della Marina Militare invece degli alpini”.
Quest’anno il tecnico tarantino ha avuto anche l’onore di far parte per alcune partite dello staff della Under 15 guidata dall’olimpionico e grande campione del baseball italiano Roberto De Franceschi.
Complimenti al nostro coach che rappresenta un orgoglio sportivo per il nostro club ma in generale per tutto lo sport tarantino con la speranza che anche Taranto prima o poi possa avere il suo diamante, magari…