Il MEF attende eventuali ulteriori e definitive controdeduzioni sui numerosi rilievi rappresentati a seguito delle ispezioni eseguite dai funzionari ministeriali nel 2015.
Al fine di sgombrare il campo da ogni equivoco, a beneficio di una semplice, diretta e corretta informazione mirante ad evitare fraintendimenti soprattutto da parte dei dipendenti comunali che, sulla propria pelle, pagano le dirette conseguenze della gestione amministrativa e contabile, estranea a quella attuale, è necessario evidenziare in modo diretto e trasparente cause ed effetti dei rilievi in argomento.
Tutte le contestazioni che hanno riguardato essenzialmente la gestione amministrativa e contabile, si riferiscono ad Amministrazioni che hanno preceduto quella attuale ed a riguardo andrebbe spiegato, da alcuni consiglieri di opposizione, dove erano quando si gestiva l’Ente nel modo poi rappresentato dal MEF e, soprattutto, cosa hanno fatto di costruttivo nel tempo per affrontare e rimuovere le note criticità, piuttosto che puntare il dito contro chi, a fatica, prova a porre rimedio agli errori del passato.
Per continuità amministrativa e, soprattutto, per contenere le problematiche conseguenze che si sono sin qui prodotte e per eventuali ulteriori effetti che ancora ne seguiranno, l’attuale Amministrazione Comunale, anziché intraprendere il comodo percorso di muovere accuse nei confronti delle “Amministrazioni” della gestione “osservata” dal MEF (esercizio facile, poco costruttivo e tipico di altri soggetti), ha preferito verificare la possibilità di scardinare e superare alcuni rilievi che si riflettono drasticamente e negativamente sulla Città e sui lavoratori.
Da diversi mesi si è cercato un dialogo con i dirigenti del MEF, il più costruttivo possibile, mirato a far prevalere gli aspetti più sostanziali ed al contempo più sensibili in materia di bilancio e di personale, nonché per riconoscere, in particolare, il trattamento economico accessorio che è stato, in passato, congelato nel prudenziale accoglimento dei rilievi MEF.
Sul punto, l’Amministrazione, dopo aver evidenziato il legittimo affidamento fondato su attestazioni del Ministero dell’Interno, in contrasto con alcuni rilievi MEF, con grande assunzione di responsabilità, ha inteso intraprendere un percorso che conduce a “sbloccare” risorse con finalità di erogazione del trattamento economico accessorio ai dipendenti.
A riguardo si registra la reiterazione di comunicazioni e diffide da parte di alcune rappresentanze sindacali di ricorrere al giudice del lavoro per l’erogazione delle spettanze.
Quello che non si comprende è come mai si “minacci” il ricorso al giudice, a fronte di un continuo e difficoltoso impegno da parte dell’Amministrazione a risolvere l’annosa problematica che in dettaglio è stata, altresì, rappresentata da una “lettera aperta” del Sindaco e del Direttore Generale indirizzata a tutti i dipendenti e che qui si conferma in ogni punto.
A chi giova minare il rapporto tra amministratori e dipendenti che, nell’interesse di tutti e della Città in primis, devono avere unità d’intenti e remare nella stessa direzione? La risposta è rivolta all’intelligenza di ognuno e alla sensibilità di ciascuno. Si evidenzia, inoltre, che alcuni dei numerosi rilievi sono stati superati a seguito delle controdeduzioni ed attraverso attività correttive intraprese dall’Ente.
Su altra parte dei rilievi mossi dal MEF, invece ed a scanso di equivoci, l’Ente in parte ne condivide ragioni e fondamenti, motivo in più per non comprendere l’accanimento nei confronti dell’attuale gestione, rispetto alle contestazioni imputate a gestioni pregresse.
Infine si auspica che, quanto prima, l’attuale Amministrazione dell’Ente possa lavorare libera dalla zavorra riveniente da un passato più o meno recente e su cui, come noto, sono a tutt’oggi concentrate le energie e professionalità dell’Ente che dovrebbero, in condizioni normali, programmare e gestire, invece, le politiche di sviluppo per dare impulso all’economia della Città.
Tutte le forze politiche e le rappresentanze sindacali dovrebbero condividere i percorsi intrapresi dall’Amministrazione perché, detto brutalmente, accettare in pieno le tesi del MEF ed i relativi indirizzi significherebbe, tra l’altro, incorrere in innumerevoli sanzioni, con drammatici effetti finanziari sul bilancio dell’Ente e disastrosi effetti sulla Città e sulle categorie più deboli di cittadini.
Ecco perché l’Amministrazione con la diligenza del “buon padre di famiglia” continua e continuerà a seguire percorsi che sfrutteranno ogni margine utile per soddisfare al meglio le esigenze dei dipendenti e per tutelare gli interessi dell’Ente e della Città.
Ciro Imperio
Direttore generale