Abbiamo intuito sin dall’inizio la gravi criticità che avrebbe prodotto il nuovo Piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia. Dopo la sua bocciatura in III Commissione, grazie al nostro voto contrario, sarebbe dovuta seguire una reimpostazione della programmazione, da adeguare agli oggettivi bisogni dei territori, cosa che non è mai avvenuta. Si è proceduto invece all’applicazione di un Piano mai portato in Consiglio regionale, che sta manifestando sempre più la sua visione fallimentare. In questi ultimi mesi si sono susseguiti tagli a servizi sanitari indispensabili , molti soppressi con l’idea delle riconversioni mai avvenute. Si è privilegiato il privato al pubblico, e si è favorito sempre più i cittadini a ricorrere alla mobilità extraregionale passiva a causa anche alle lunghe liste d’attesa. I pugliesi sono letteralmente indignati per gli enormi disagi cui vanno incontro per ogni tipo di prestazione socio-sanitaria e noi di Sinistra Italiana/Liberi e Uguali confermiamo e garantiamo il nostro impegno per il diritto alla salute. A tal proposito parteciperò alla manifestazione che il “Gruppo FB Per un quartiere migliore Paolo VI” ha organizzato a Taranto venerdì 22 giugno 2018, alle ore 10,00, davanti alla ASL di Viale Virgilio, per essere al fianco di una città sofferente a causa anche dell’impossibilità materiale di accedere alle cure. Al Pronto Soccorso del “S.S. Annunziata” ogni giorno si assiste a situazioni emergenziali gestite fin troppo bene dal personale medico, paramedico e socio-sanitario che non può però continuare a reggere ritmi abnormi. Troppi infatti gli accessi quotidiani, frutto di un corposo bacino d’utenza quantizzabile in circa 330 mila residenti, che con la stagione estiva alle porte tenderà a crescere esponenzialmente. Serve riaprire urgentemente i Pronto Soccorso del “Moscati” di Paolo VI e del “San Marco” di Grottaglie che, a causa anche della chiusura dei Punti di Primo Intervento, necessiteranno ancora di più per garantire l’assistenza sanitaria alla popolazione non solo residente ma anche vacanziera.
Mino Borraccino