“Il ministro Centinaio si assuma le responsabilità di ciò che ha detto e che dice. La sua affermazione è una grandissima offesa al territorio Taranto, a tutti i cittadini e a tutti gli operatori che promuovono questa meravigliosa terra”, così Irene Lamannna presidente dell’Associazione Taranto Turismo risponde alle dichiarazioni offensive del Ministro al turismo Centinaio che qualche giorno fa ha, con poche parole taglienti, distrutto quello che con tanta fatica si sta cercando di costruire a Taranto.
In un territorio sfortunato e “abbandonato”, sfruttato e indifferente alla politica che conta, c’è chi lavora per far nascere il brand Taranto fiduciosi che prima o poi “chi conta” si renderà conto delle bellezze del territorio e sosterrà tutti i sacrifici di chi non vuol essere bollato in maniera negativa. Le parole del Ministro però lanciano nel nostro meraviglioso mare tutte le speranze.
“Noi non ci permettiamo di offendere né lui né la sua città che non gode, com’è noto, di eccellenti risorse turistiche al contrario di ciò che Taranto ha dimostrato e sta dimostrando negli anni – va avanti Lamanna -. La sua affermazione denuncia e sottolinea il fatto che la volontà politica non è quella di aiutare il nostro territorio. Sappiamo tutti che l’ Ilva è un problema, ma non meno dell’Eni, di tutte le altre città inquinate e dell’ Italia intera che a livello di inquinamento si distingue in Europa.
Il fatto che non voglia concentrarsi su Taranto è, a mio parere, sintomo di chiusura mentale e poca attenzione verso le vere risorse del territorio. Pertanto, caro Ministro, si assuma le responsabilità delle sue frasi e sono sicura che gli albergatori e gli operatori turistici valuteranno di costituirsi parte civile e di chiedere un risarcimento del danno dell’immagine che l’affermazione uterina da lei fatta a nessun titolo sta recando alla nostra città.
E viste come stanno le cose, resti pure con Briatore lontano dalla nostra città, dal nostro territorio e dalla Puglia in generale”.