Da quanto apprendiamo dalla stampa – perché ad oggi non ci sono altre fonti ufficiali di informazione – si preannuncia la possibilità, qualora il nuovo governo e AM trovassero un accordo in questo senso, di una proroga della gestione commissariale per ulteriori 90 giorni.
Non ci sarà nulla da gioire, viste le innumerevoli segnalazioni delle Organizzazioni Sindacali su quanto di lacunoso questa gestione ha portato con sé.
Lacune dal punto di vista industriale con una produzione in calo, dal punto di vista gestionale, dato che l’azienda perde 30 milioni al mese circa e aumento degli sprechi e del proliferare di figure di nuovi gestori o dirigenti.
Non gioirà sicuramente la città dato che è sotto gli occhi di tutti; che non sono avanzate, durante questi anni di Amministrazione Straordinaria, le opere di messa a norma degli impianti e le condizioni di sicurezza degli stessi non migliorano per i lavoratori che ci operano.
Non saranno contenti i lavoratori dei tubifici e delle aree a freddo che hanno la consapevolezza che senza una prospettiva industriale, non si potrà vedere il rilancio e la ripartenza degli impianti. Continuiamo a sostenere che è sempre troppo facile prendere posizione quando le crisi non le si vive in prima persona con il rischio di non interpretare i veri bisogni delle persone.
Siamo convinti che non gioiranno le aziende d’appalto che trascinano il peso dei mancati o ritardati pagamenti e i loro lavoratori, ultimi quelli della ditta Lacaita.
Cresce l’incertezza tra tutti i dipendenti dello stabilimento, mancano risposte sui numeri dell’occupazione, sui cronoprogramma degli investimenti e sulle modalità di gestione futura delle manutenzioni e degli appalti.
Siamo consapevoli che al nuovo Governo serva un po’ di tempo per prendere coscienza della complessa vicenda Ilva ma allo stesso tempo, invitiamo il Ministro Di Maio a concretizzare gli annunci di invito ai sindacati quanto prima perché possa ripartire subito la trattativa.
Taranto, 14 giugno 2018