Il comportamento del Governo e, in particolar modo, del Ministro Salvini, che ha dichiarato la chiusura dei porti per non accogliere e non soccorere 629 persone che, a bordo della nave “Acquarius”, hanno raggiunto le acque internazionali fra Malta ed Italia, è un atto di disumanità senza precedenti in Italia.
Trattare degli esseri umani, 123 minori non accompagnati, donne incinte e 11 bambini come se fossero merce avariata da respingere mi fa provare un sentimento di vergogna e mette l’Italia in imbarazzo di fronte alla comunità civile del mondo intero.
Il nostro Paese è infinitamente migliore del Ministro che in questo caso, purtroppo, lo rappresenta. In ogni parte d’Italia sono presenti Associazioni e Reti No Profit che si occupano costantemente di supportare la vita difficile che le persone meno fortunate affrontano. Chi è disperato e mette a rischio la sua vita in mare, in cerca di una speranza, merita di trovare una mano tesa a salvagli la vita e non un Ministro che addirittura annuncia la chiusura dei porti, come se fossimo in guerra.
Per fortuna che non tutti i reazionari e xenofobi, come Salvini, sono andati al Governo in Europa e che la Spagna, ha un Governo di Sinistra ed un Presidente che non ha esitato ad intervenire per accogliere, altrimenti saremmo passati alla storia fra i responsabili anche di una tragedia immane. Dobbiamo ringraziare la Spagna e dobbiamo riflettere su come un Governo che ha fra i suoi ministri persone che esibiscono il rosario in pubblico e fanno crociate in difesa dei valori cattolici, respinge in mare gli esseri umani, rischiando di farli morire, mentre un Premier che, nella ultra cattolica Spagna, ha giurato, per la prima volta in quel Paese, senza avere accanto la bibbia, abbia teso la mano a chi era in difficoltà.
Credo che le persone per bene, a prescindere dagli schieramenti e dalle idee politiche di appartenenza debbano far sentire forte la loro voce ed urlare tutto lo sdegno possibile nei confronti del comportamento tenuto dal Ministro Salvini e dal Governo che, per la prima volta nella storia d’Italia, di fronte ad una situazione così importante, non dichiara niente attraverso il Presidente del Consiglio dei Ministri che, in tutta questa vicenda, non risulta pervenuto.
Credo non si possa più avere timidezza nell’affrontare questo argomento e nel prendere posizioni durissime nei confronti di chi, ipocritamente, dice di voler contrastare gli sfruttatori, ma fomenta odio contro gli sfruttati. La verità è che, se smettessimo di appropriarci delle materie prime in Africa, utilizzate dalle multinazionali europee e mondiali, e di sfruttare la mano d’opera ridotta in schiavitù da crudeli despota, armati dai nostri civilissimi Paesi occidentali, forse le persone che scappano da quei territori inizierebbero a pensare ad un futuro “a casa loro”, invece di mettere da parte per decenni i soldi necessari a pagare un viaggio della speranza (il 50% delle possibilità sono di morire nel tentativo) per qualcuno dei loro figli.
Al Ministro dell’Interno non mi rivolgo nemmeno, perché la sua sensibilità nei confronti di questo argomento è del tutto allineata con quello che accadeva nei peggiori momenti della storia del nostro Paese, ma sento di rivolgere un appello al M5S che ha spesso dimostrato di avere una base culturale diversa da quella della Lega, affinchè riconduca il ragionamento al livello di umanità che richiede.
Mi piacerebbe che, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenisse con una netta azione di opposizione alle politiche dei respingimenti in mare, dichiarando che la Puglia è disposta a “disobbedire” e ad accogliere le persone che richiedono aiuto in nome della vita.
Mino Borraccino