“Sig.Presidente del consiglio, probabilmente oggi e domani, partira’ il Suo governo e non e’ inopportuno ricordare che ,se cio’ avverrà e’ per merito e per senso delle istituzioni e dello stato del presidente Silvio Belusconi,che ha risposto ai veti e ai pregiudizi ,di una forza politica ,la sua appartenenza e la sua generosita’ a questo Paese.
Ma qui’ finisce la nostra disponibilità ,adesso la nostra fiducia ,dovete guadagnarla,provvedimento su provvedimento ,nell’interesse del paese e nell’interesse dei cittadini.
Lei ha parlato di un nuovo linguaggio e di una nuova metodologia ,mi consenta Sig.Presidente del consiglio, io ho ascoltato molta demagogia,nei toni e nei contenuti ,Lei si e’ proposto come difensore del popolo ,a me e’ sembrato un tribuno ,ma il tribuno individua le problematiche dei cittadini e offre le soluzioni .Lei ci ha dato degli slogan,senza dirci dove, quando e con quali risorse intendera’ affrontare le emergenze di questo paese. E allora,io, Sig.Presidente del consiglio, voglio soffermarmi su due punti,per evidenziare le contraddizioni del Suo governo e del Suo programma.
Mi sono molto maravigliato ,Lei e’ un uomo di diritto e’ un giurista ,come fa a ritenere che allungando la prescrizione ,possano diminuire i tempi dei processi.
E’ una cosa che non sta in piedi.
Sig.Presidente del consiglio,allora mi presento , io sono il relatore della riforma della prescrizione ,che nel 2004 l’ha risolta, come ogg ei lo abbiamo fatto no nell’interesse di un cittadino,lo abbiamo fatto nell’interesse di tutti i cittadini, perche’ prima della riforma ,Lei e’ un giurista e lo sa,la legge non era uguale per tutti,perche’ erano i giudiciche stabilivano con la concessione delle attenuanti generiche, quali processi si prescrivevano e quali processi non si prescrivevano .
Noi abbiamo sempre ritenuto ,che il giudice deve decidere se un soggetto e’ responsabile o meno,deve quantificare l’entita’ della pena,ma non puo’ decidere se il reato si prescriva o non si prescriva ,perche’ questo e’ compito della legge,questo ha fatto la prescrizione cosi’ detta “breve” e se oggi , i processi non finiscono subito con una prescrizione breve,con la Sua riforma non finiranno mai, Sig.Presidente del consiglio.
Poi Le voglòio dire un’altra cosa, io non avevo il piacere di conoscerLa ,ne per mia responsabilita’, avevo mai sentito parlare di Lei,ma quando e’ stato proposto il Suo nome, ho avuto un sussulto di speranza ,
perche’ Lei e’ un uomo del sud e’ un uomo che viene dalla mia Puglia e pensavo che la Puglia ,il Mezzogiorno potesse avere rispetto,considerazione nel programma del Presidente del consiglio.
La mia speranza e’ aumentata ,quando ha ritenuto ,contrariamente a quello che ha sempre sostenuto il suo vive presidente Di Maio, che non era necessario un Ministero del Mezzogiorno,perche’ tanto c’erano gli altri Ministri,che operavano in quel senso.
La mia speranza e’ crescita ,quando ha istituito ,sia pure senza portafoglio, il Ministro per il sud,ma Sig.Presidente del consiglio,LA DELUSIONE E’ STATA TANTISSIMA, QUANDO Lei non ha speso una parola,un rigo per dire come affrontare i problemi del Mezzogiorno,di quel Mezzogiorno che Le ha dato i natali e di quel Mezzogiorno,che ha dato ,ad una forza della politica che La sostiene ,un consenzo enorme.
Lei si e’ rimesso ad un contratto che non dice nulla sul Mezzogiorno, forse Lei ritiene ,che bastera’ il reddito di cittadinanza,per dare risposte ai meridionali?
Io credo che questo sia fortemente offensivo nei confronti delle donne e degli uomini del sud, che vogliono rappresentare i loro diritti e non vogliono elemosine da parte di nessuno.
Io mi auguro Sig.Presidente del consiglio, che Lei nella Sua replica ,voglia darci un attimo tranquillita’ ,una speranza sul Mezzogiorno e voglia rivedere anche le Sue posizioni sulla giustizia.
Veda, la risoluzione dei tempi dei processi ,si fa con una depenalizzazione ,si fa con una priorita’ nell’esercizio dell’azione penale,si fa ristrutturando gli uffici giudiziari e non allungando i tempi della prescrizione,perche’ e’ chiaro che lo Stato ha diritto di perseguire un azione penale, ma il cittadino ha il diritto di sapere entro quali termini dev’essere dichiarato e dev’essere giudicato.
5 giugno 2018