Verità e bugie che svelate probabilmente avrebbero cambiato per sempre la storia della democrazia italiana. Una vicenda, quella di Aldo Moro, che come Partito Socialista di terra jonica abbiamo deciso di ripercorre nel primo appuntamento di scuola politica che detterà l’agenda del nostro impegno su questo territorio.
Così Salvatore Mattia, segretario provinciale del PSI di Taranto, annunciando la conferenza stampa che giovedì 7 giugno alle 10.45 il partito terrà nella saletta del bar Orchidea (via Salinella), per illustrare l’iniziativa in questione.
Con Mattia all’incontro con i giornalisti ci sarà anche Paolo Castronovi, segretario cittadino del PSI, che proprio di formazione e passaggio di consegne ai giovani parla.
Assistiamo in questi giorni a gravi tensioni tra i vari livelli istituzionali della Repubblica – spiega – e spesso interpretiamo i fatti della politica locale, nazionale e internazionale, senza avere tutte le informazioni necessarie, ma anche l’utile lente di ingrandimento per andare oltre il nostro naso.
Penso alle cronache che riguardano il Governo, ma anche il travagliato percorso della democrazia partecipata nostrana: dai lavori in consiglio comunale, fino alla difficile odissea della città vecchia di Taranto.
Ecco perché da giugno 2018 a giugno 2019 ci impegneremo in una serie di incontri di approfondimento dedicati alla tessitura di questa rinnovata coscienza politica, partendo dalla grande eredità di Aldo Moro, che sognava di attuare in Italia una “democrazia integrale”, riallacciando i rapporti interrotti tra politica dei partiti e società civile.
Nella conferenza stampa di giovedì sarà presentato il contenitore politico, ma anche il primo appuntamento previsto per sabato 9 giugno nell’aula consiliare del Comune di Taranto.
L’incontro sviluppa una riflessione profonda sul rapimento e la morte di Aldo Moro: tappe ricostruite dal giornalista di inchiesta Paolo Cucchiarelli. Documenti inediti, nuove testimonianze e perizie, fotografie mai viste, rapimento e prigionia, nonché le ultime ventiquattro ore del presidente della DC, protagonista di un pezzo della storia italiana mai realmente svelata.
Il mistero Moro, infatti, si dipana tra versioni ufficiali, relazioni di commissioni di inchiesta, stampa e tv, senza mai dare corpo ad una realtà che secondo Cucchiarelli è ben più sconcertante: trattative, patti con la malavita organizzata, operazioni di intelligence internazionali.
L’ultima notte di Moro è anche un po’ l’ultima notte della democrazia che aveva in testa il grande statista – dice Mattia – e per questo da lì ripartiamo.
A dare testimonianza diretta sul lavoro che in questi anni è stato compiuto in nome della verità su questo omicidio ci sarà anche il senatore Enrico Buemi, componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro (XVII Legislatura).