“E’ inaccettabile che l’attività svolta dai lavoratori del settore della pesca, in particolare dai piccoli pescatori, non rientri tra i lavori usuranti. E’ necessario che la pesca venga riconosciuta come tale, con una tabella delle malattie professionali conseguenti a tale attività e con l’introduzione di un ammortizzatore sociale stabile e duraturo. E’ quanto chiedono le organizzazioni di categoria. Una istanza legittima e supportata da ricerche sul campo, che hanno dimostrato come l’impegno biomeccanico delle attività di pesca sia assai rilevante e rischioso, non consentendo adeguati periodi di riposo. La nuova politica agricola comune deve tenere in considerazione anche questi aspetti. Mi farò portavoce di tali istanze a Bruxelles come in Italia”. Lo dice l’eurodeputata M5s Rosa D’Amato, che aggiunge: “L’impegno del M5s per tutelare la pesca italiana prosegue anche al Parlamento europeo, che proprio ieri ha varato una serie di misure volte a rafforzare i controlli sui prodotti ittici importati nell’Ue da paesi terzi. L’obiettivo – prosegue – è che il pesce importato rispetti gli stessi standard previsti per il settore europeo. Un modo per contrastare il dumping a danno delle nostre marinerie”, conclude.