“Gli insulti e le accuse rivolte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rappresentano un fatto gravissimo. Al M5S e alla Lega che hanno dapprima sostenuto l’urgenza per il Paese di un governo del cambiamento e poi diffuso un clima di provocazione e di scontro istituzionale che oltrepassa i confini della democrazia e che sta facendo perdere il senso e il rispetto delle istituzioni consiglierei maggiore prudenza e trasparenza nei confronti degli elettori. Gettare la spugna dopo 80 giorni di annunci e promesse significa soltanto ammettere di non essere all’altezza. Lo sappiamo bene noi, lo hanno capito bene i cittadini. Gridare al colpo di Stato e attaccare il Capo dello Stato è quindi da irresponsabili. Alle provocazione del M5S e della Lega occorre rispondere con fermezza e con la coerenza dei valori della democrazia. Per questo noi di Art.1-Mdp/Leu continueremo a lavorare su quella che è la nostra priorità: costruire un campo largo e unito del centrosinistra per fermare la barbarie. Oggi prima di ogni altra cosa c’è il problema del Paese Italia in pericolo. I problemi di identità possono attendere”.