“Profetizzare il possibile, come hanno fatto gli amici consiglieri di opposizione, è un esercizio alquanto debole. Soprattutto in politica”, così commenta l’assessore Massimiliano Motolese.
“Avevamo ben presente – osserva l’assessore – che l’introduzione della clausola simul stabunt vel simul cadent negli statuti delle nostre partecipate avrebbe potenzialmente condotto a situazioni come quella di Amat. Ed è un merito che ci accreditiamo, perché in questo modo l’amministrazione ha messo il management delle nostre società al sicuro da gestioni condotte a colpi di maggioranza.
Quella clausola, infatti, non può essere indicata come la causa di asserite “lotte interne”.
Quella clausola, invece, è la garanzia posta a base della collegialità, è il collante che pone l’organo amministrativo delle società nelle condizioni di esprimere la sua massima potenzialità, evitando che le prerogative dei singoli prevarichino l’interesse generale”.
È ciò che stava accadendo in Amat, ed è significativo come questa opportunità fornita dallo statuto abbia permesso di interrompere una gestione che non era evidentemente orientata al bene dell’azienda.
“Un esito, questo – continua l’assessore alle Partecipate – che doveva definirsi all’interno dell’organo di governo della partecipata, avendo l’amministrazione il compito di seguirne le vicende esercitando esclusivamente quel “controllo analogo” che gli riconosce la legge. L’amministrazione, quindi, per rispondere ai consiglieri d’opposizione, era lì dove le norme gli dicono di essere.
Il nostro sindaco, infatti, ha inteso commentare la vicenda tempestivamente e con la chiarezza che la stessa richiedeva, ribadendo la necessità di imprimere al settore il cambiamento che oggi, “profeticamente”, chiede l’opposizione parlando di “continui e inspiegabili cambi di rotta” che, onestamente, abbiamo fatica a individuare”.
Comune e Amat stanno lavorando sulla pianificazione, un approccio sconosciuto da decenni in questa città, e nel frattempo stanno fornendo al settore strumenti utili per vivere il frangente senza dover derogare al desiderio di innovazione che lo attraversa. Il potenziamento della dematerializzazione dei titoli di viaggio, l’acquisto di mezzi nuovi, l’introduzione del servizio navetta durante le principali manifestazioni cittadine, sono elementi sensibili che la città si ritroverà quando la prospettiva della mobilità sostenibile sarà concreta.
“Parlare di superficialità e approssimazione – conclude l’assessore – di fronte ad un’assunzione di responsabilità da parte del governo cittadino, che parte dalla qualificazione degli organi di gestione delle partecipate per finire al percorso di pianificazione avviato, è inutilmente pretestuoso, denota una grave disonestà intellettuale e soprattutto svela che superficiali e approssimativi sono questi consiglieri che quanto a proposte fattive fanno mancare come di consueto il loro apporto”.