Ci dispiace dirlo, ma eravamo stati buoni profeti, quando avevamo chiesto al sindaco e all’ assessore al ramo di non procedere con quella modifica allo statuto delle società partecipate secondo la quale le dimissioni di un componete del consiglio di amministrazione costituivano decadenza dell’ intero Cda.
Pensavamo che ciò avrebbe potuto determinare lotte interne, come è accaduto per Amat, che avrebbero finito per danneggiare le società partecipate, i dipendenti e la citta.
Purtroppo, a tre mesi dallo insediamento dei nuovi amministratori Amat, siamo punto e a capo per ragioni ancora non molto chiare e per le quali chiederemo che il sindaco venga in commissione a relazionare e rispondere.
Dove erano il sindaco e l’assessore al ramo se, come dichiarato dall’ Avv. Gira, c ‘era sentore di mancanza di collegialità e di diversificazione dalla linea indicata dal socio unico(Comune)?
Perchè dopo soli tre mesi non si è intervenuti per cercare di correggere ?
È singolare la tempestività di queste dimissioni, sopratutto alla luce delle dichiarazioni sulla stampa del presidente dell’ Amat ing. Cavaliere dalle quali apprendiamo che il consiglio d’amministrazione si riuniva in media ogni dieci giorni e le decisioni venivano sempre assunte all’ unanimità.
La citta ha bisogno di chiarezza, pretende risposte e stabilità .
Il settore trasporti ha una valenza troppo importante per lo sviluppo della economia che non può essere gestito con continui e inspiegabili cambi di rotta.
Chiederemo di visionare tutti i verbali delle riunioni del cda Amat perchè si possa fare chiarezza.
Troppi gli errori, troppa superficialità ed approssimazione in linea con quanto riscontriamo in molte altre azioni dell’amministrazione comunale targata Melucci.
I consiglieri comunali Marco Nilo, Giampaolo Vietri, Vincenzo Fornaro, Cosimo Ciraci, Stefania Baldassari