I giovani possono “bussare” a una loggia massonicoa, questo è il termine esoterico per la richiesta di affiliazione, e vi potranno trovare una comunione di uomini e donne che li accoglierà senza alcun pregiudizio.
Unica condizione per essere accettati è essere “persone libere e di buoni costumi” e non essere atei, perché nelle logge massoniche c’è il totale rispetto del credo politico e religioso di ogni Persona.
Questo, in estrema sintesi, il leit motiv di tutti gli interventi del convegno “Può la Massoneria rispondere alle aspettative dei giovani d’oggi?” che si è tenuto, nel pomeriggio di ieri (domenica 27 maggio), nel Castello Muscettola di Leporano.
La manifestazione, un successo con oltre duecento persone a gremire la grande sala, è stata organizzata dall’Ispettorato Provinciale all’Oriente di Taranto della Gran Loggia degli A.L.A.M.
I lavori, moderati dalla studentessa universitaria Paola Nastri, sono stati aperti dal saluto dell’avvocato Luca Dragone, Grande Ispettore Provinciale dell’Oriente di Taranto, che nel suo intervento ha sottolineato come «da diversi anni le principali obbedienze massoniche italiane registrano un aumento crescente di richieste di affiliazione da parte di giovani che chiedono di entrare nelle logge massoniche».
«La crescita delle affiliazioni alle nostre logge – ha poi rivendicato con soddisfazione Luca Dragone – è anche il risultato di una “apertura” delle principali obbedienze massoniche che, in modo trasparente, da tempo hanno iniziato un dialogo con la società. Tra queste anche la Gran Loggia degli A.L.A.M., obbedienza massonica di Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi Roma, la seconda maggiore obbedienza italiana e la principale in cui trovano parità iniziatica anche le donne».
Ci sono stati poi gli interventi di due massoni, l’avvocato Davide Parlatano e l’avvocato Ettore Mirelli, che, con una prospettiva diversa, hanno portato la loro testimonianza sul tema del convegno, parlando del loro percorso realizzato in massoneria.
Una diversa prospettiva, peraltro è differente anche la loro età, con i due relatori che hanno evidenziato la loro soddisfazione rispetto al percorso di perfezionamento interiore vissuto in massoneria.
Per questo entrambi hanno invitato i giovani, e non solo, ad avvicinarsi alla massoneria perché nelle logge riusciranno a soddisfare quel senso di appartenenza a una comunità, partecipe e condivisa, che oggi, in un periodo storico in cui la società attraverso una profonda crisi valoriale, è sempre più avvertito da tante persone che, senza pregiudizio dogmatico, si pongono in modo critico rispetto ai grandi temi dell’esistenza umana.
Sulla stessa falsa riga sono state le conclusioni al Dottor Domenico Todisco, Delegato Magistrale Regionale Puglia G.L.D.I., che ha proprio sottolineato proprio come «i valori su cui si basa da “libera muratoria”, da oltre trecento anni, rappresentano ancora oggi un sicuro riferimento per la formazione e la crescita personale dell’individuo.
«Nelle nostre logge – ha detto Domenico Todisco – tutti possono realizzarsi, confrontandosi con i Fratelli e le Sorelle, decidendo autonomamente quale percorso compiere, perché in Massoneria vige l’assoluto rispetto delle opinioni e convinzioni altrui».
Il Delegato Magistrale Regionale Puglia G.L.D.I. ha infatti ribadito come «nelle nostre logge si parla uno per volta, senza sovrapporsi, esponendo la propria opinione, e tutti la rispetteranno in base al principio di tolleranza che noi professiamo da sempre in modo assoluto, insieme a quel trinomio “Libertà Fratellanza Uguaglianza” che è presente in ogni nostro tempio».
Taranto, 27 maggio 2018