“Abbiamo resistito contro un governo che voleva negare lavoro, salute, e li abbiamo sconfitti. Abbiamo sconfitto il governo che pretendeva di imporci la sua visione del nostro futuro. Ho visto il ministro (Calenda, ndr) fare i bagagli e uscire dalla sua stanza. E mi è venuto in mente che ci sono cose che non si possono pagare, per tutto il resto c’è Mastercard”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd), parlando con i giornalisti oggi a Bari, a margine della presentazione della mostra del cinema a Taranto. Emiliano ha sottolineato che “una cosa del genere è stata sinceramente una grande soddisfazione: vederlo uscire da quella stanza senza avere realizzato la sua tragica visione del lavoro e della salute dei miei concittadini, è stata una vittoria straordinaria”. Emiliano ha poi spiegato di essere stato insultato dal ministro. “Non gli ho risposto subito – ha detto – perché mi aveva toccato frontalmente, aveva toccato tutti noi, con un insulto peraltro respinto benissimo dai tarantini, in una giornata che era quella del funerale di Angelo Fuggiano”, l’operaio dell’indotto Ilva, morto in un incidente sul lavoro. “Non so – ha concluso Emiliano – dove la sensibilità di quest’uomo si sia andata a rifugiare. Però adesso gli devo assolutamente dire che lo abbiamo sconfitto. Lo abbiamo sconfitto assieme ai lavoratori e alla città di Taranto”.