«Non si chiudano le guardie mediche con la scusa della sicurezza, piuttosto si applichino su tutto il territorio regionale protocolli di sicurezza, come quello messo a punto dalla ASL di Lecce. Se qualcuno, invece, vuole utilizzare questi episodi per continuare a togliere servizi ai cittadini lo dica chiaramente», non risparmia le critiche il Segretario Regionale della Lega, Andrea Caroppo.
«Per prevenire le aggressioni al personale medico e paramedico di guardia medica la ASL di Lecce, di concerto con l’ordine dei medici, ha presentato al Prefetto un piano che sarà operativo dal 1 giugno che opera su tre livelli: organizzativo, logistico e tecnologico, formativo. Dopo le 22.30 – spiega Caroppo – medico e OSS saranno accompagnati a domicilio in auto con un dispositivo elettronico per segnalare pericoli richiedere soccorso, è prevista la messa in sicurezza delle sedi di guardia medica col potenziamento dei servizi di videosorveglianza nonché una formazione specifica sui temi della prevenzione e gestione del rischio sicurezza.
Queste o misure analoghe vanno estese a tutte le ASL della Regione Puglia.
Ho già depositato una mozione che impegna il Presidente e l’Assessore alla Sanità a dare mandato in tal senso direttore generale del dipartimento regionale Promozione della Salute e – conclude Caroppo – mi auguro che venga discussa in Consiglio Regionale quanto prima».