Leggiamo increduli la nota di alcuni consiglieri di minoranza che hanno ritenuto di non porgere solidarietà al loro sindaco contribuendo così a creare grande distanza fra loro, l’amministrazione comunale e il primo cittadino.
Tra di loro c’è chi si distingue ormai per battaglie sempre più aggressive di cui una città come questa non ha davvero bisogno, chi, invece,si accompagna a gente già nota per aggressioni verbali e fisiche che questa volta hanno avuto come bersaglio il sindaco. Da questi non ci aspettiamo nulla che abbia a che fare con il garbo istituzionale ma neanche che cogliessero spunto da una aggressione per fare squallida e sterile polemica, ma tant’è.
Da lavoratore Ilva posso affermare che la drammatica vicenda Ilva è stata gestita sin dai primi giorni dell’insediamento del sindaco nell’indifferenza della maggior parte di loro, perché hanno timore ad approcciarsene, perché costa fatica studiarne i dettagli complicati, perché non dà consenso immediato farsi carico della ricerca di un equilibrio tra le innumerevoli legittime istanze, perché ci vogliono qualità vere per sostenere il confronto con le parti sociali. Il loro contributo ad oggi è stato nullo in termini di supporto o di contributi critici o costruttivi; è troppo tardi per puntare il dito, firmino pure le loro note di non solidarietà. Non è più il tempo per cercare vetrine tramite sedute monotematiche del tutto inconcludenti. Nei giorni del dolore cittadino la comunità chiede serietà e rispetto non astio e polemiche.
Vittorio Mele
Capogruppo Taranto Bene comune