E’ sceso uno strano silenzio sull’incombente discarica, in località Torre Caprarica, dopo il clamore seguito al parere positivo del 5 aprile scorso da parte della commissione provinciale.
Sembra quasi che difronte all’ineluttabile nulla si possa.
Energie per l’Italia di Grottaglie è di avviso diverso, alla luce allo “strano” pronunciamento della commissione provinciale ha coinvolto i vertici della formazione politica e nello specifico gli esperti dell’ambiente che hanno redatto le linee guida della nostra proposta ambientale.
Dalla attenta analisi del parere è parso subito alquanto strano ignorare il no chiaro e netto espresso dall’ARPA nella nota del 13/05/2016 prot. 71356 che così recita <<Come è noto l’area della provincia di Taranto è stata riconosciuta Area a criticità ambientale elevata e tutti gli studi di monitoraggio ambientale sin qui condotti, hanno evidenziato un quadro di inquinamento ambientale diffuso.
L’analisi della mortalità nell’ambito del Progetto Sentieri (1995/2003; 2003/2008) ha mostrato eccesso di mortalità negli adulti per patologie tumorali (Mesoteliomi, Ca polmonari, Ca della Mammella) e per patologie croniche legate all’ambiente nonché aumento di mortalità infantile per cause neoplastiche. Questo quadro di mortalità elevata ha documentato uno stato di salute dei residenti nella provincia di Taranto, sfavorevole rispetto alla popolazione regionale, per le patologie etiologicamente ricollegabili ai fattori di rischio accertati e/o sospettati alle esposizioni ambientali presenti nel sitoma, comunque, è di sicura rilevanza il dato secondo il quale l’incidenza dei tumori in età pediatrica risulta del 70% più elevata rispetto ai dati nazionali.>>
Il parere prosegue con un passaggio riguardante la nostra città che è drammatico <<alcune patologie neoplastiche , come ad esempio il carcinoma della tiroide, risultano più frequenti polo orientale della provincia di Taranto (vedi Grottaglie) il che fa ritenere che comunque esiste una fragilità del territorio le cui cause risultano difficili da determinare ma che comunque necessitano di una maggiore attenzione.>>
L’organismo regionale, in sede di conferenza di servizi chiede che la trattazione sia integrata rispetto a tutti i contenuti minimi delle Linee Giuda ISPRA n.133/2016 per impatto ambientale dove si intende “un’alterazione qualitativa e/o quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa dell’ambiente. Per inquinamento si intende l’introduzione diretta o indiretta a seguito di attività umana di sostanze, vibrazioni, calore o rumore o più in generale di agenti fisici o chimici, nell’aria nell’acqua o nel suolo.
Alla luce di tutto ciò, l’ARPA specifica<< poiché l’istanza del proponente prevede un incremento volumetrico della capacità autorizzata della discarica per l’ottimizzazione orografica dei profili, allo scopo di un regolare deflusso delle acque meteoriche di ruscellamento, portando la capacità di smaltimento complessiva da 2.234.00m3 a 4.571.00m3 (oltre il doppio) ciò si concretizza come un nuovo insediamento.
<<Di conseguenza, in considerazione della vicinanza degli insediamenti urbani ma anche di attività produttive, impianti sportivi e/o ricreativi (socio assistenziali), zone agricole, acquedotti e varie masserie. Viene considerato non accettabile il rischio residuo esprimendo, allo stato attuale, parere NON Favorevole.>>
Alla luce di tutto ciò il Sindaco invece di promuovere pellegrinaggi a Bari, senza esito, poteva in quanto autorità sanitaria sul territorio, dopo il parere della commissione provinciale, avviare una disposizione di chiusura dell’impianto per la salvaguardia della salute dei cittadini, in accordo con i sindaci limitrofi.
Anche per il modo con cui il parere della commissione provinciale non tiene conto del diniego dell’Arpa, in sostanza l’ARPA chiede un ulteriore VIIAS, a cui l’Ente Provincia risponde: la richiesta di ripresentazione dell’istanza sarebbe contraria ai principi di economicità, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, come già rappresentato dallo scrivente Ufficio nell’atto prot. prov.le 0026279 del 28.08.2017.
Sostanzialmente la salute dei cittadini vale meno di un aggravio di spesa per la società che gestisce la discarica.
Già tutto questo potrebbe indurre la Procura della Repubblica ad aprire un fascicolo per danno alla salute pubblica.
Noi continueremo la nostra azione contro questo evidente danno per il nostro territorio, avviando ogni azione possibile sia sul piano politico che giudiziario.
Augurandoci che nel ricorso amministrativo il Comune di Grottaglie, sottolinei l’evidente anomalia di aver disatteso un parere tanto chiaro e motivato dell’ARPA.
Grottaglie non può più avere oltre al danno ambientale e per la salute anche la beffa di un mancato ristorno economico negli anni.
Le discariche sono ormai dei dinosauri che dovrebbero essersi estinti ormai da anni, le moderne indicazioni da anni indicano vie alternative per il trattamento dei rifiuti. Solo il nostro territorio vie utilizzato come una cloaca in barba anche solo al buon senso.
Su questo dobbiamo interrogarci, ed il silenzio calato è forse un chiaro indicatore.
Grottaglie, 24 maggio 2018
Ciro Marseglia
Presidente circolo Grottaglie