Ha toccato anche Taranto, quasi processo fatale ed ineludibile, la lunga scia di infortuni mortali sul lavoro che continua ad insanguinare l’Italia.
Condividendo con l’intera Organizzazione Cisl il dolore della famiglia di Angelo Fuggiano, esprimiamo fiducia nell’azione della Magistratura che chiarirà, certamente, la dinamica dei fatti ma sosteniamo, altrettanto, la necessità di una ancora più forte mobilitazione generale del Paese sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rispetto ai quali anche lo scorso 1° Maggio avevamo con forza rilanciato, come Organizzazioni sindacali, un segnale forte alla politica, alle imprese, alle Istituzioni e al sistema pubblico di controllo, perché venga recuperato il principio intangibile della centralità e del benessere fisico, mentale e sociale della persona nel sistema produttivo.
Insomma, dopo questo ennesimo dramma familiare, sociale, che ha colpito l’intera comunità ionica e nazionale, è necessario che si vada oltre l’indignazione, occorre reagire e che ci sia in tutto il Paese ed a tutti i livelli delle Istituzioni la determinazione di dover rilanciare la questione sicurezza in tutti i contesti lavorativi, implementando la cultura del rispetto della vita.
Lavoro, infatti, è sicurezza, dignità, salute e per questo necessita di controlli sempre più mirati!
La Cisl Taranto Brindisi, ha sostenuto convintamente le ragioni di tutte le Federazioni di categoria che hanno proclamato con immediatezza, giovedì 17 u.s. lo sciopero unitario nello stabilimento ionico, contro le precarie condizioni in cui vivono i lavoratori Ilva, in particolar modo quelli delle aziende dell’appalto e dell’indotto, come l’incertezza sul loro futuro occupazionale e le carenze oggettive e preoccupanti delle condizioni di insicurezza a causa della bassa manutenzione degli impianti in cui operano.
Con altrettanta convinzione aderiamo e sollecitiamo ad aderire alla campagna unitaria di assemblee in tutti i luoghi di lavoro e nel territorio, come ulteriore forma di denuncia e di mobilitazione, da realizzarsi a partire dai prossimi giorni, con l’obiettivo di definire piattaforme aziendali in materia di sicurezza, che le Federazioni di categoria potranno sostenere con ogni forma di iniziativa ritenuta valida, non escluso lo sciopero, a partire dai settori maggiormente colpiti.
Antonio Castellucci
Taranto, 18 maggio 2018