La trattativa per il futuro dei lavoratori Ilva e dell’indotto e delle loro famiglie deve riprendere subito, ma non a qualsiasi condizione.
In quanto sindacati non possiamo rappresentare solo alcuni lavoratori, accettando l’amaro destino degli esuberi.
Dalla società e dal Governo in questi mesi è mancato il rispetto dei cittadini di Taranto e del territorio, il cui futuro non può essere appesa alla roulette russa del mantenimento del posto di lavoro.
Rimandiamo al mittente le accuse di populismo ribadendo che chi oggi interrompe l’unità tra sindacato, cittadini e lavoratori è complice di chi ha voglia di mantenere Taranto nella posizione di laboratorio, luogo in cui i cittadini e i lavoratori sono mantenuti nello stato di cavia. Come Filcams Cgil ribadiamo la necessità di una ripresa della trattativa ILVA ma nel rispetto delle regole e dei ruoli. Puntiamo il dito, inoltre, nei confronti di chi, strumentalizzando la vita e il futuro delle famiglie dei lavoratori ILVA, e auspichiamo un ritorno anche dell’unità sindacale.