Proficua iniziativa dell’associazione ATAIJ sull’emergenza abitativa a Taranto, alla quale ho partecipato ieri con l’assessore regionale Pisicchio.
Una piaga sociale, quella della mancanza di una casa, che colpisce sempre più i nostri concittadini, accentuata dalla penuria di occupazione, che affligge le famiglie.
Occorrono nuovi interventi in materia di edilizia residenziale pubblica per ridurre questo disagio abitativo, portato allo stremo a causa della crisi occupazionale che mette in difficoltà anche gli inquilini che ne beneficiano.
A tal proposito accogliamo positivamente le nuove proposte ministeriali, che prevedono un contributo di €2.298.245 di fondi pubblici alla nostra regione in favore degli inquilini morosi incolpevoli. Una misura che quando sarà approvata darà una boccata di ossigeno agli inquilini che hanno perso il lavoro. Questa misura occasionale in Puglia potrebbe diventare una realtà con la proposta di legge presentata al Consiglio Regionale della Puglia, a firma del sottoscritto, non ancora discussa, con la quale chiediamo una parziale rivisitazione della legge regionale n. 10 del 2014. Occorre infatti riformare la disciplina prevista dalla pur validissima legge, in alcuni punti specifici, dettati purtroppo dalle travolgenti incombenze che affliggono la nostra società, sempre più in emergenza-occupazione.
La casa è un diritto alla base del vivere sociale, come sancito dalla Corte Costituzionale e per tale ragione occorre tutelare le fasce più deboli che loro malgrado si trovano in una condizione economica sfavorevole.
A Taranto città sono 1800 le famiglie che beneficiano di alloggi popolari, mentre circa 1500 famiglie attendono ancora un alloggio, con una graduatoria che non scorre da tre anni.
In tutta la provincia ci sono 7mila famiglie che vivono in alloggi popolari. Ci auguriamo che queste misure possano trovare terreno fertile in Puglia, con l’approvazione della nostra proposta di legge, di estrema utilità per tutto il tessuto sociale.
Mino Borraccino