La proposta del PARTITO COMUNISTA ITALIANO è quella di far ritornare gli Stabilimenti ILVA in Mano Pubblica cioè con la partecipazione di una quota di maggioranza considerevole così come è stato fatto per l’Istituto bancario “MONTE PASCHI DI SIENA” dove lo Stato Italiano è Azionista con il 68 %.
Se si è potuto fare con l’Istituto Bancario , perché non si potrebbe fare con gli Stabilimenti ILVA?
In altri stai Europei questo è possibile e la stessa Comunità Europea lo permette.
Forse è un problema di mancata autorevolezza dei Governi Italiani?
Questa potrebbe essere la soluzione per eliminare tutti i contenziosi riguardante le unità lavorative e l’ambientalizzazione degli Stabilimenti
Una Fabbrica Siderurgica a ciclo integrale quale è l’ILVA di Taranto, proprio per la complessità delle lavorazioni, comporta, se si vuole continuare a produrre Acciaio di Qualità quale è quello che si produce a Taranto, oltre alla produzione fine a se stessa, prevedere altrettante attività per rendere lo stabilimento “AMBIENTALIZZATO” che va oltre l’AIA con le migliori Tecnologie Esistenti sul mercato.
Questo vuol dire che, non bisogna fermarsi al rapporto Produzione – Dipendenti, ma fare in modo che si conciliano Produzione e Salvaguardia dell’Ambiente ma nello stesso momento la salvaguardia della Salute dei Lavoratori e delle Popolazioni della Citta di Taranto e dei Comuni circostanti.
Produrre Pulito si può, così come avviene in altri Stabilimenti Europei.
Per tutto questo occorre che si formi un solo tavolo formato dal Governo Centrale, Regione Puglia, Provincia di Taranto in rappresentanza di tutti i Comuni Jonici, il Comune di Taranto, le Organizzazioni Sindacali al fine di proporre alle Aziende interessate il Progetto che deve prevedere la partecipazione dello Stato Italiano, almeno come la partecipazione ad MPS ed il resto alla partecipazione delle Imprese.
Proprietà Pubblica, Gestione Privata.
Per il Partito
Ciro Manigrasso