“Ho aderito con convinzione al Tavolo istituzionale per l’Ilva di Taranto, avviato oggi presso la Regione Puglia, condividendone pienamente motivazioni, finalità e obiettivi. Gli enti locali, infatti, necessitano di un coordinamento per un’azione più incisiva e consapevole a livello nazionale, e per rappresentare degnamente le istanze e le esigenze del territorio, troppo spesso rimaste sullo sfondo in questi anni nelle scelte e nelle politiche governative. E mai come in questa fase sono necessarie conoscenza e partecipazione, per cambiare il destino di una comunità intera e non solo il futuro dello stabilimento; per garantire insieme – per la prima volta – sia la salute dei cittadini che i livelli occupazionali, l’indotto, la sicurezza del lavoro, l’ambiente.
Una battaglia che deve vederci tutti trasversalmente impegnati, con coraggio e dignità, cercando dialogo e confronto ma chiedendo rispetto e attenzione da parte delle controparti, istituzionali e non. Le condizioni poste ai lavoratori dall’accordo accettato e sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo Economico sono infatti inaccettabili, non solo per le organizzazioni sindacali ma per tutti noi: sono inaccettabili i licenziamenti, gli esuberi, le tipologie contrattuali proposte, la volontà manifestata di sostituire le aziende locali dell’indotto con altre satelliti dell’acquirente. Sono inaccettabili gli aut aut, i “prendere o lasciare”, i ricatti velati, le minacce di chiusura e/o disimpegno in caso di rottura delle trattative e dei negoziati. Così come non è ipotizzabile un’Ilva senza un risanamento ambientale e senza strategie diverse di crescita e sviluppo, continuando a ignorare modelli realizzati con successo altrove.
Il nostro interlocutore sarà il prossimo Governo, in caso di uscita dallo stallo perdurante post-elezioni. Un Governo che non potrà ignorare la Puglia, la città e la provincia di Taranto, quando affronterà il dossier Ilva. Con il Presidente della Regione chiamato ad interloquire non in modo isolato e personale ma rappresentando posizioni, volontà e decisioni condivise, senza condizionamenti e senza tentennamenti”.