Così Gianni Liviano, consigliere regionale del Gruppo Misto, alla vigilia dell’incontro del tavolo convocato Ilva per domani, mercoledì 9 maggio, a Bari dal presidente della Regione Puglia e al quale sono stati invitati i consiglieri regionali e le organizzazioni sindacali e, successivamente, nel prosieguo dei lavori del tavolo, le associazioni di impresa e i rappresentanti di Arcelor Mittal.
“Taranto e la questione Ilva (così come, in verità molti, altri problemi della Regione Puglia) – aggiunge Liviano – rappresentano nell’immaginario del presidente Emiliano una mera questione mediatica: non la ricerca della reale risoluzione dei problemi ma la ricerca permanente di platee che rendano visibilità.
Da tarantino e da consigliere regionale – prosegue Liviano – sono veramente stufo di questo gioco al rialzo del presidente Emiliano finalizzato in maniera evidente non alla risoluzione dei problemi di Taranto (perchè se questo interesse ci fosse stato, ben altro sarebbe stato il sostegno al nostro impegno di costruire, anche mediante la legge speciale per
Taranto, prospettive di diversificazione economica per il futuro della città). Io – sottolinea con forza il consigliere regionale tarantino – non sono innamorato dell’Ilva ma non è ipotizzabile nessuna forma di chiusura in assenza di un solido piano B. Un presidente di Regione, che da un lato ipotizza forme di chiusura parlando in nome e per conto della Regione, ma senza aver condiviso con nessun organismo politico questa scelta, e che dall’altro, non solo non condivide ma, anzi, osteggia, come finora ha fatto per esempio nei miei confronti, l’impegno dei consiglieri del territorio per costruire alternative di sviluppo, rischia di perdere qualsiasi credibilità. Recuperi il presidente Emiliano – conclude Liviano – il senso di responsabilità istituzionale e la smetta di usare i problemi solo al fine di essere alla ribalta mediatica”.